Uomo e natura, il dibattito continua: il Tar sospende l’abbattimento dell’orsa Jj4

Uomo e natura, un rapporto che, con la sospensione dell'abbattimento dell'orsa Jj4, torna ad infiammare il dibattito italiano

Rachele Carosi
3 Minuti di lettura
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Uomo e natura, un legame che mai come oggi torna a far discutere. La vita di un uomo, Andrea Papi è stato bruscamente interrotta per mano di un’orsa nominata Jj4: questo il nodo più spinoso che il Tar ha cercato in queste ultime ore di sciogliere. Il responso, come riportato da ANSA, ha decretato la sospensione dell’ordinanza d’abbattimento di quest’ultima, firmata lo scorso 8 aprile dal presidente della provincia di Trento, Maurizio Fugatti.

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Una decisione che ha contribuito ad infiammare e dividere l’opinione pubblica, considerando che questa rappresenta la seconda sospensione dell’ordinanza di abbattimento dell’orsa Jj4. La prima, risalente al 24 giugno 2020, era stata firmata da Fugatti, in seguito all’aggressione avvenuta sul monte Peller di due escursionisti, mentre la seconda, dell’11 agosto 2020, riguardava la cattura dell’esemplare; poi andata incontro a sospensione.

Uomo e natura, il dibattito continua: i 3 imputati

Il dibattito rimane aperto ed, anzi, sembrerebbe non accennare a placarsi. Parliamo della sospensione, stabilita dal Tar, dell’ordinanza di abbattimento dell’orsa Jj4, rea di aver ucciso il runner Andrea Papi nei boschi del monte Peller. Il corpo del giovane sarebbe stato ritrovato appena una settimana fa ed ora la caccia al killer torna a far discutere. Ben tre sarebbero, infatti, gli esemplari di orsi che la Provincia di Trento starebbe tenendo d’occhio.

Jj4, lei l’orso numero 1, al cui fianco vi è Mj5, un esemplare di orso di 18 anni per il quale è stato richiesto in precedenza l’abbattimento, complice l’attacco, nel marzo scorso, ai danni di un’escursionista in valle di Rabbi. Resta, invece, aperta la questione riguardante un ipotetico terzo esemplare, M62, responsabile di diversi danneggiamenti, e fin troppo confidente nei riguardi dell’uomo, ora tenuto sotto stretta osservazione da parte del Corpo forestale trentino.

Uomo e natura, il dibattito continua: stop all’odio

L’uccisione la sera del 5 aprile scorso del runner di soli 26 anni, Andrea Papi, vittima dell’orsa Jj4, continua a destare grande scalpore nell’opinione pubblica tutta, che si stringe attorno alla famiglia del giovane ancora paralizzata dal dolore. Tale sofferenza ha portato il presidente della provincia di Trento, Fugatti, a firmare l’ordinanza di abbattimento dell’orsa di 17 anni. Ordinanza che però viene, oggi 14 aprile, sospesa da parte del Tar, in seguito al ricorso presentato dalla Lav.

La sospensione che continua inevitabilmente a mettere in discussione il legame uomo-natura e che sottolinea anche la troppo spesso sottovalutata pericolosità delle foreste e delle montagne, luoghi nei quali risulta da sempre difficile avere una chiara visione di ciò che si ha di fronte. Aspetto questo che finisce per sfociare in un meccanismo a sorpresa, lo stesso che potrebbe aver innescato la reazione ed, in seguito, l’uccisione da parte dell’orsa Jj4 del runner di Caldes.

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