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Dopo il pareggio senza gol nel derby contro la Juventus, il Torino non riesce a trovare la vittoria nemmeno contro il Frosinone, terminando la partita 0-0. Questo risultato deludente potrebbe avere conseguenze significative sulla corsa verso l’Europa, considerando che il Napoli, attualmente ottavo in classifica, sta faticando.
Ecco in conferenza stampa presso lo stadio Olimpico Grande Torino, Matteo Paro, il vice-allenatore del Torino (poiché Ivan Juric è squalificato)
Sulla delusione per il risultato e la necessità di vincere:
“Naturalmente, proviamo delusione per il risultato odierno. I giocatori erano evidentemente esausti: ci siamo trovati di fronte a una partita caratterizzata da duelli fisici e battaglie costanti. Non abbiamo mostrato la stessa vivacità di altre occasioni e, pur affrontando un Frosinone dinamico che ha dato filo da torcere anche alle squadre di vertice, avremmo dovuto gestire meglio il possesso palla, essere più fluidi e veloci nelle transizioni. Nonostante ciò, ci sono stati momenti positivi, dobbiamo prendere questo punto e concentrarci sulle sfide future, che saranno altrettanto impegnative.”
Sull’aspettarsi un Torino più aggressivo:
“Sì, ci aspettavamo una prestazione più incisiva da parte del Torino. Non credo sia stata una questione di stanchezza, ma piuttosto abbiamo trovato difficoltà nel gestire alcune situazioni. Il Frosinone è stato più efficace sotto certi aspetti, è un dato di fatto. Abbiamo avuto meno possesso palla e di conseguenza meno opportunità. Tuttavia, nonostante ciò, siamo riusciti a creare qualche occasione pericolosa.”
Sulle energie mancanti:
“Abbiamo avvertito un certo affaticamento da un po’ di tempo, è normale che alcuni giocatori possano non essere al massimo della forma in determinati momenti. Tuttavia, vorrei sottolineare che tutti si sono impegnati al massimo. Nel calcio non è possibile mantenere sempre un ritmo elevato per l’intera partita e dominare costantemente l’avversario. Ci sono stati momenti positivi, ma non siamo riusciti a mantenere quella continuità per l’intera durata della partita, soprattutto considerando che il Frosinone è una squadra che ha dimostrato di essere pericolosa.”
Sull’effetto di avere una panchina corta:
“Effettivamente, il nostro gruppo è ridotto e alcuni giocatori devono giocare più frequentemente e per periodi più lunghi, il che comporta un consumo maggiore di energie fisiche e mentali. Non voglio che questo suoni come una scusa, ma nel calcio odierno, dove sono consentite cinque sostituzioni, la profondità della rosa può fare la differenza nel lungo termine. In questa partita, inoltre, non avevamo nemmeno a disposizione Sazonov, mentre Ricci era squalificato. Questo ha sicuramente influenzato il nostro rendimento su alcuni aspetti, e il Frosinone ha dimostrato di essere una squadra di qualità.”
Sui punti persi contro le squadre più piccole:
“Se analizziamo i punti persi contro squadre come Cagliari e Verona, possiamo notare che eravamo ancora all’inizio della stagione e magari avevamo altre opzioni a disposizione. Contro la Salernitana abbiamo giocato una partita non proprio brillante, mentre oggi la partita è stata più equilibrata di quanto ci aspettassimo e abbiamo avuto difficoltà a creare opportunità. Il Frosinone ci ha messo in difficoltà su alcuni aspetti.”
Sul non sfruttare le cadute della concorrenza:
“Non credo che ci sia un problema di approccio mentale quando sappiamo già il risultato delle altre partite. A Empoli, ad esempio, la squadra ha dato il massimo per vincere. Non credo ci siano stati cali mentali o timori. Oggi, non ho notato un atteggiamento simile, ma piuttosto delle difficoltà su alcuni aspetti del gioco che dobbiamo migliorare.”
Sul ruolo di un giocatore di qualità come Soulè:
“Sì, giocatori come Soulè sono fondamentali per dare equilibrio alla squadra, mantenere il possesso palla e cercare soluzioni offensive. Hanno delle caratteristiche che possono essere molto utili in determinate situazioni. Tuttavia, la nostra squadra ha altre peculiarità e lavoriamo su di esse per essere pericolosi in modo diverso in campo. I giocatori di qualità possono anche portare tranquillità nel gioco, ma noi abbiamo altri aspetti come la capacità di trovare spazi, il tiro o la fisicità. Certo, abbiamo fatto dei progressi significativi, anche se non segniamo molti gol, riusciamo comunque a creare situazioni che in passato non eravamo in grado di generare. Ora è importante valorizzare al massimo le qualità dei nostri giocatori.”
Sul comportamento di Ilic:
“Ilic tornava da un infortunio e non giocava una partita da parecchio tempo, quindi giocare per così tanti minuti non era certo facile. Non l’ho visto triste, non possiamo pretendere che sia al massimo della forma in ogni partita. Certo, c’è ancora spazio per migliorare il suo gioco, ma posso dire che ha lavorato bene sin dal suo ritorno.”
Sul presunto rallentamento inconscio della squadra:
“A Empoli abbiamo disputato una partita eccellente, ma purtroppo abbiamo pagato a caro prezzo degli errori. Nel derby contro la Juventus abbiamo reagito bene, soprattutto nella ripresa, contro una squadra di alto livello. Oggi abbiamo incontrato delle difficoltà, ma è importante notare che non abbiamo subito gol e abbiamo cercato di fare la nostra partita. Posso assicurarti che i ragazzi non stanno mollando. Si preparano con impegno per ogni partita, non hanno bisogno di essere motivati ulteriormente e sono determinati a lottare fino alla fine. Siamo ancora in corsa e ci sono molte partite da disputare.”
Sulle condizioni di Zapata:
“Zapata, in partite con questo ritmo elevato e molte azioni di contropiede, può mostrare segni di fatica e forse essere meno lucido rispetto ad altre occasioni. È un aspetto naturale quando si gioca in situazioni così intense e frenetiche.”
