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Una domenica 23 ottobre da incorniciare e che rimarrà indelebile nella memoria di coloro che, con colpi d’alta classe, hanno vinto e convinto nei tornei ATP di Stoccolma ed Anversa. Holger Rune e Felix Auger-Aliassime hanno vinto le rispettive finali contro lo statunitense Sebastian Korda e Stefanos Tsitsipas. Il giovane danese classe 2003 ha vinto senza particolari patemi contro il greco, conquistando il secondo titolo ATP della carriera grazie al doppio 6-4 rifilato all’avversario. L’ultimo e decisivo punto nella finale di Stoccolma è simbolo delle doti tecniche di Rune: abile palleggiatore e tremendamente incisivo col dritto. Il punto del torneo è stato invece registrato nella semifinale contro De Minaur, quando il predestinato danese, pur perdendo la racchetta, è stato in grado di conquistare un punto tanto caparbio quanto decisivo.
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Dall’altra parte, invece, il tennista canadese ha trionfato all’ATP di Anversa grazie al 6-3 6-4 rifilato all’americano Korda. Si tratta del terzo titolo ATP della carriera, dopo aver innalzato anche i trofei di Firenze e Rotterdam, tutti nel 2022. Un anno dunque in cui il classe 2000 non si è risparmiato, alzando il proprio livello tecnico ed ambendo a sempre meglio figurare nel circuito. Una sola settimana dopo l’ATP di Firenze, Auger-Aliassime torna quindi alla vittoria di un torneo ATP: lo fa nel migliore dei modi. Ha dominato il torneo belga dal principio alla fine, tenendo fede all’essere testa di serie numero 2 e prevaricando avversari in ascesa, come Daniel Evans. Rispettivamente 19 e 22 anni per i due vincitori: il mondo del tennis, dopo il tramonto di Roger Federer, può considerarsi in buone mani. Talento e gioventù al potere.
