✨ Sogno Borussia, diktat PSG: Mbappé tra Champions e futuro

Dopo Bayern-Real, toccherà a Borussia Dortmund e PSG illuminare la serata di mercoledì con l'altra semifinale d'andata di Champions League: un sogno per i tedeschi, un diktat per i francesi, con Mbappé che punta al treble prima di svelare le carte sul suo futuro

Lorenzo Zucchiatti
9 Minuti di lettura
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C’è chi sta ultimando gli ultimi preparativi prima di scendere in campo in quel di Monaco, e chi invece ha a disposizione ancora poco più di 24 ore per prepararsi ad una sfida di Champions League da non sbagliare. Gli occhi del mondo saranno tutti sull’Allianz Arena questa sera, per un Bayern-Real d’antologia che potrebbe già spostare gli equilibri in vista della qualificazione alla finale. E chissà se anche Terzic e Luis Enrique, per staccare un’oretta e mezza, saranno davanti al televisore.

Niente festa dei lavoratori per Borussia Dortmund e PSG, che nella serata di mercoledì 1 maggio si daranno battaglia in un Westaflenstadion gremito, nella seconda semifinale d’andata di Champions League. Umori e status diversi accompagnano le due squadre all’avvicinamento di questo appuntamento, il terzo annuale, visto che tedeschi e francesi si sono già affrontati nel doppio confronto del girone.

Un pareggio in Germania per 1-1 e successo 2-0 dei parigini al Parco dei Principi, con il solito Mbappé assoluto protagonista. La fase ad eliminazione diretta però è un’altra storia, ancor di più se il profumo della finale comincia a farsi decisamente inebriante. Un sogno per il Borussia Dortmund ottenere un traguardo impensabile ad inizio anno, un diktat per il PSG, che vuole a tutti i costi mettere le mani sulla prima Champions League della sua storia.

Wembley nel destino: Terzic apparecchia l’impresa

Va da se che alla squadra di Terzic servirà un’impresa per eliminare un più quotato PSG, che ha comunque dimostrato di avere dei punti deboli durante quest’edizione di Champions League, tanto nel girone quanto nella fase ad eliminazione diretta. Ci tiene proprio l’allenatore del Borussia in primis, che vuole riscattare la grandissima delusione del campionato scorso sfumato all’ultima giornata in favore del Bayern Monaco.

Terzic, allenatore Borussia Dortmund

Provare ad agguantare la finale di Wembley sembra tra l’altro essere rimasto l’unico obbiettivo stagionale: in Bundesliga, l’ultima giornata ha offerto un sonoro ko ai ragazzi di Terzic nello scontro diretto d’alta classifica con il Lipsia. Il 4-1 della Red Bull Arena vale il -5 dal 4° posto a tre giornate dalla fine, con il Borussia Dortmund che deve dunque sperare nel Ranking UEFA per ottenere la qualificazione alla prossima Champions League.

Il testa a testa con l’Inghilterra è serratissimo, anche se la Germania può contare su 3 squadre ancora in corsa (Borussia, Bayern Monaco e Leverkusen) contro il solo Aston Villa per i sudditi del re. Non dovesse valere la 5ª piazza c’è solo un altro modo per sentire al Westfalenstadion la musichetta più apprezzata dai tifosi di tutto il mondo: ottenere la finale e vincerla, in uno stadio che l’ambiente Borussia ricorda bene.

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Ancora Wembley nel destino dei gialloneri, l’impianto che ha visto la banda di Klopp perdere nel 2013 la Champions League in favore dei rivali del Bayern Monaco, con il gol di Robben all’89’, dopo quelli di Lewandowski e Gundogan, a decidere una finale diretta egregiamente da Rizzoli. 11 anni dopo ecco la possibilità di tornare in quell’impianto per trovare riscatto, magari proprio contro quel Bayern Monaco impegnato nell’altra semifinale con il Real Madrid.

Reus, un conto in sospeso con la mala sorte

Se già per Terzic costituirebbe una bella storia di rivincita battere il PSG e volare in finale, lo sarebbe ancora di più per Marco Reus, il simbolo incontrastato di un club che non ha mai voluto abbandonare, a differenza dei vari Hummels, Gotze e Lewandowski. Una stagione da 7 gol e altrettanti assist fin qui per lui, nonché il solito apporto a livello di carisma e leadership, ma il classe 89′ continua ad avere un conto in sospeso con la mala sorte.

Marco Reus, Borussia Dortmund

In forza al Borussia Dortmund dal 2012, subito dopo l’ultimo titolo vinto dai gialloneri, il suo palmares vede “solo” 2 DFB Pokal e 3 Supercoppe di Germania, ma niente più. La finale di Champions persa nel 2013, il campionato sfumato l’anno scorso con l’harakiri all’ultima giornata, per non parlare della Nazionale: ben 4 tornei tra Europei e Mondiali saltati per infortuni poco prima di partire, compresa la spedizione in Brasile del 2014, poi vinta dalla Germania.

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Un grandissimo giocatore che si è visto privare dei maggiori riconoscimenti che il calcio può offrire per una dose di sfortuna veramente grande, ma ora c’è una nuova sfida: il doppio confronto con il PSG può offrire a Reus e al Borussia una nuova chance per brillare, e nessuno come Marco si meriterebbe che la ruota giri nella sua direzione.

PSG, un tabù chiamato Champions

Una doppia semifinale dunque che il Borussia affronterà con serietà ma anche la spensieratezza di chi sa di non essere favorito, in un mood decisamente diverso rispetto al PSG. La squadra di Luis Enrique non può decisamente accontentarsi del 10° titolo di campioni di Francia negli ultimi 12 anni, con l’obbiettivo Champions League che mai come quest’anno sembra estremamente alla portata di mano.

Esultanza PSG

Nonostante il girone passato con difficoltà, alle spalle proprio del Borussia Dortmund, l’urna di Nyon ha offerto al PSG una modesta Real Sociedad ai quarti, per poi passare ad un Barcellona con qualità ma anche tante lacune difensive messe in evidenza da Mbappé e compagni. Una semifinale con l’attuale 5ª forza della Bundesliga non può essere un ostacolo sul cammino verso Wembley, per regalare alla città un sogno a lungo atteso.

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Dalla stagione 2012/13, cioè da quando la squadra è stabilmente in Champions League, il PSG ha raggiunto la finale solo una volta, perdendola contro il Bayern Monaco a Lisbona nella famosa sfida senza pubblico causa Covid. Nelle altre edizioni, solo un’altra semifinale oltre a quella che sta per arrivare, 4 volte fuori ai quarti e 4 volte agli ottavi. Uno score decisamente negativo se si pensa agli investimenti fatti da Al-Khelaifi in questi anni.

Mbappé per il treble, poi il Real?

Fari puntati anche per questa semifinale, neanche a dirlo, su Kylian Mbappé. In una stagione dove si è quasi parlato più del suo futuro che delle prestazioni, i numeri dicono 43 gol e 10 assist in 44 apparizioni stagionali, nonché capocannoniere della Champions League con 8 reti in 10 gare (tallonato da Kane a 7). Il sogno è il treble con il PSG, con la finale di Coppa con il Lione ad aggiungersi, e poi?

Kylian Mbappé, PSG*

Poco più di un mese fa, incalzato dai giornalisti, aveva risposto così Mbappé sul suo futuro: “Non ho nulla da annunciare, il giorno che avrò qualcosa da dire lo farò. Il mio futuro è irrilevante, l’idea di fare il treble è più importate della mia eventuale permanenza. Ci sono partite importanti in arrivo, poi mi concentrerò sulla Francia quando arriveranno gli Europei. Penso che per allora sarà tutto risolto”.

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Toccherà dunque aspettare il finale di stagione per parlare di ufficialità, anche se il suo approdo al Real Madrid non sembra in discussione, con Ancelotti che disporrà di un attacco stellare. Come dice Mbappé però, testa al campo, ad un PSG che vuole la Champions League, e il prossimo passo è la semifinale contro un Borussia Dortmund, pronto a sputare sangue per rovinare i piani dei parigini.

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