🧬 Serie A, Europa e salvezza si intrecciano: apre il Napoli, chiude l’Atalanta

Una giornata di Serie A importante come tutte da qui alla fine, con Europa e salvezza che si intrecciano inesorabilmente nelle gare in programma: apre le danze il Napoli col Frosinone, per passare poi attraverso Milan, Roma e Inter, fino all'Atalanta contro il Verona

Redazione
16 Minuti di lettura
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In attesa del ritorno della Serie A, non ci siamo di certo annoiati in una settimana in cui il palcoscenico dell’Europa ha offerto uno spettacolo andato oltre ogni più rosea aspettativa, e non solo nelle partite con le italiane. Una Champions League da sogno che ha regalato 18 gol in 4 gare; un’Europa League che ha visto un appassionante “derby” tra Milan e Roma, vinto dai giallorossi, e l’impresa titanica dell’Atalanta, che ha rifilato un secco 0-3 ad Anfield al Liverpool.

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Tempo di tornare, giusto per un weekend, a concentrarsi su un campionato che ha ancora molto da dire, nonostante lo scudetto sia ormai cosa dell’Inter, con il derby della Madonnina come possibile data per l’aritmetica. Zona Europa e lotta salvezza sono rebus difficilmente risolvibili allo stato attuale della cose, in una Serie A mai così incerta in queste due porzioni di classifica.

E a ben vedere questa 32ª giornata, apertasi con la facile vittoria della Lazio sulla Salernitana, offre altri spunti molto interessanti, con solo altri 6 appuntamenti in programma. Europa e salvezza si intrecciano in questo turno, in partite dure ma che valgono tre punti come tutte le altre. Apre il Napoli contro il Frosinone, per proseguire in una domenica di Serie A che offre Sassuolo-Milan, Udinese-Roma e Inter-Cagliari. Chiude l’Atalanta lunedì sera con il Verona.

Enzo Barrenechea, Napoli-Frosinone
Enzo Barrenechea, Napoli-Frosinone @Twitter

Napoli e Frosinone: tra aspettative e delusione

Cosa accumuna Napoli e Frosinone? Beh, sicuramente un’annata 2022/23 da incorniciare con i rispettivi campionati, di Serie A e B, letteralmente dominati. Tanti buoni propositi per “l’anno nuovo”, ma aspettative non rispettate, con molte difficoltà affrontate nel corso della stagione, anche se con andamenti diversi.

Ed eccole pronte ad affrontarsi nel lunch match di questa 32ª giornata di Serie A, in un match che si prospetta rovente sia per la brama di punti di entrambe le squadre che per la temperatura prevista alle 12:30 nel capoluogo campano. L’Europa che conta sta sfuggendo dalle mani del Napoli, ma gli altri posti sono ancora alla portata; obbiettivo salvezza in bilico per il Frosinone, ma la lotta sarà aperta fino all’ultima giornata.

Rivoluzione azzurra

Una gara quella contro il Frosinone che riporta alla mente la tripletta con cui Higuain agguantò quota 36 reti e il record di gol segnati in una stagione di Serie A, anche se il mood con cui ci si avvicina questa volta è decisamente diverso. Delusione totale questa stagione per il Napoli, con tante rogne, in capo e non, a rendere irrequieto un ambiente esigente. L’addio di Spalletti ha causato una reazione a catena di problemi che De Laurentiis non ha saputo gestire.

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Dai malumori di Osimhen alla scelta degli allenatori, prima un Rudi Garcia e poi un Mazzarri entrambi fuori da questo tempo. Per non parlare di uno scellerato mercato che ha portato in dote in estate Natan e Cajuste, profondamenti acerbi, e Lindstrom, forse uno degli acquisti più disastrosi mai visti in Serie A. Il tutto frutto di una guerra con Giuntoli che non ha portato poi ad un sostituto adeguato.

Aurelio De Laurentiis, Napoli
Aurelio De Laurentiis, Napoli @Twitter

La rivoluzione azzurra è d’obbligo in estate, con la consapevolezza che totem del calibro di Zielinski e Osimhen saluteranno Napoli, in una squadra che quest’anno ha perso il furore dell’anno dello scudetto e le idee di gioco che l’avevano fatta grande. La rinascita non partirà dal Frosinone, ma la gara contro il Monza, il match di Serie A con la miglior concentrazione di gol belli della stagione, ha dato segnali positivi, e c’è pur sempre un Europa da conquistare.

Contro i ciociari sarà come al solito 4-3-3, con un paio di dubbi da sciogliere: Juan Jesus colpito da sciatalgia e probabile assente, con Ostigard pronto a rilevarne il posto, mentre a centrocampo è testa a testa tra Zielinski e Traoré. Davanti è recuperato Politano, che affiancherà Osimhen e Kvaratskhelia. Di passi falsi ne sono arrivati tanti per il Napoli quest’anno; con il Frosinone sono vietati.

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Trema il giovane Frosinone

Non sarà la squadra dell’anno scorso, ma il Napoli resta un avversario proibitivo per il Frosinone, che dovrà cercare l’impresa al Maradona. Il ritorno alla vittoria dopo 4 gare a secco spaventa i gialloblù, che presentano dati decisamente allarmanti: delle 13 partite di Serie A giocate in questo 2024, solo in una sono stati portati a casa i 3 punti, in casa contro il Cagliari, cosa che ha fatto sprofondare la squadra di Di Francesco.

I due pareggi con Genoa e Bologna nelle ultime gare possono aver dato un po’ di fiducia ad un ambiente che ha legittimamente paura. La squadra gioca bene, ma non gioca per la salvezza, con tante partite fin qui in cui il Frosinone ha mostrato idee e trame interessanti, uscendo però quasi sempre sconfitto dal campo.

Kaio Jorge, Frosinone
Kaio Jorge, Frosinone @livephotosport

Una cosa preoccupa in particolare: dopo una prima parte in cui i ciociari vedevano addirittura l’Europa a tiro, ritrovarsi improvvisamente ad annaspare nei bassifondi della classifica può essere un grosso problema a livello mentale, per un Frosinone molto giovane, con giocatori poco abituati a lottare in tale situazione. Napoli può dare un’iniezione di fiducia, ma servirà la gara perfetta.

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Sassuolo da brividi, Milan a due facce

Terminata Napoli-Frosinone, ecco subito un’altra gara dove Europa e salvezza fanno a botte, e a scendere in campo è il Milan in quel di Sassuolo. Diversa la posizione di classifica come gli ultimi risultati ottenuti in Serie A ma, a ben vedere, entrambe le squadre hanno motivo per essere nervose e non aver vissuto bene questi ultimi giorni.

C’è un Milan a due facce, praticamente perfetto in campionato nell’ultimo periodo ma sconfitto in quell’Europa League diventata obbiettivo principale della stagione. Dall’altro lato il Sassuolo vive un dramma sportivo che difficilmente era pronosticabile ad inizio stagione, con una classifica che dice penultimo posto. Per i neroverdi i punti pesano anche in una sfida tosta come questa.

Rabbia Milan

7 le vittorie consecutive del Diavolo tra Serie A ed Europa League, con gare giocate bene dal punto di vista tecnico ma soprattutto con una leggerezza e spensieratezza evidente in campo. Tutto ciò che non si è visto con la Roma giovedì sera, in una partita che pesava molto di più delle precedenti. E chissà che proprio questo aspetto possa aver inciso sulla prestazione del Milan.

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Rafael Leao, Milan
Rafael Leao, Milan @LPS

L’attenzione è rivolta chiaramente alla gara di ritorno, dove Pioli dovrà cercare il ribaltone per salvare qualificazione e, probabilmente, anche la panchina, estremamente legata all’esito del percorso in Europa League. Prima però c’è la trasferta al Mapei Stadium, dove troverà un Sassuolo agguerrito e bisognoso di punti salvezza.

La notizia di giornata è la non convocazione di Maignan a causa di un affaticamento muscolare che ha fatto scattare l’allarme a Milanello. Nessuna rischio per Pioli, che vuole il portierone francese al top per il la gara dell’Olimpico con la Roma, e spazio dunque a Sportiello. Per il resto un Milan difficile da disegnare, con i vari Pulisic, Leao, Theo Hernandez e non solo passibili di turnover.

Sassuolo, tutto nero(verde)

Un discorso simile a quello del Frosinone per quanto riguarda lo stato d’animo del Sassuolo, che quest’anno sembra vedere tutto nero. Tanti i segnali non confortanti per gli emiliani, in una stagione che già con Dionisi stava avendo un andamento preoccupante, nonostante le vittorie su Inter e Juventus nel girone d’andata: la prima di Ballardini persa a Verona con annesso infortunio di Berardi, il pareggio in extremis subito in casa della Salernitana.

Dovrà rispondere in maniera prepotente il Sassuolo ad una buona sorte che sembra non assisterlo, per una squadra che deve trovare nei suoi uomini di maggior qualità, come Pinamonti, Laurienté, Boloca e non solo la spinta per la salvezza. Anche contro il Milan immagazzinare punti e muovere la classifica sarà fondamentale.

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Davide Ballardini, allenatore del Sassuolo
Davide Ballardini, allenatore del Sassuolo @Twitter

Orgoglio Udinese contro una Roma matura

Dopo il Napoli e il Milan, ecco la Roma ad orario aperitivo, pronta a dare seguito allo stato di grazia che sta vivendo di fatto da quando Daniele De Rossi ha rilevato il posto di Mourinho. Importante archiviare subito la brillante vittoria contro i rossoneri nell’andata dei quarti di Europa League per concentrarsi su una delicata sfida all’Udinese, ma a giudicare come i giallorossi hanno smaltito in fretta la sbornia del derby, non ci sono preoccupazioni in tal senso.

Alla Bluenergy Arena non sarà facile, e ad insegnarlo è un’Inter vittoriosa solo in pieno recupero nell’ultimo turno di Serie A. Mai come quest’anno i friulani sono in bilico, con soli 2 punti di vantaggio sulla retrocessione, ma contro i nerazzurri si è visto l’orgoglio friulano che può fare da miccia per il finale di stagione. Di fronte una della squadre più in forma fisica e psicologica che ci sia, una Roma estremamente matura.

De Rossi Re Mida, quando la riconferma?

E in effetti sono tante le cose che colpiscono della banda di De Rossi. In tempo zero, questa squadra ha completamente cambiato pelle: il ritorno alla difesa a 4 è stata manna dal cielo, tradottasi in più compattezza ed ordine tattico, non solo in fase difensiva. La nuova disposizione ha rimesso in luce giocatori irriconoscibili prima, Pellegrini e Paredes su tutti. Gli stessi El Shaarawy e Dybala sono liberi di spaziare e dare lustro al loro talento, facendo le fortune della Roma.

Il cambio di passo poi è stato evidente nella testa: da una squadra spenta e demoralizzata da dichiarazioni discutibili di Mourinho ad un’unione d’intenti che sta permettendo di volare e di ottenere grandi risultati come nel derby e in Europa. Prima del ritorno col Milan, urge una vittoria con l’Udinese per continuare a scappare da un’Atalanta distante 5 punti ma con una partita in meno, per tornare finalmente in Champions League.

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Daniele De Rossi, tecnico della Roma
Daniele De Rossi, tecnico della Roma

Non facile da decifrare l’11 iniziale della Roma, con lo staff giallorosso che dovrà necessariamente gestire le energie in vista del big match di Europa League. Spazio a N’Dicka, Angelino e Karsdorp in difesa, mentre a centrocampo conferme per Cristante, squalificato per il Milan, e Paredes, con Aouar a far rifiatare Pellegrini. Davanti uno tra Dybala ed El Shaarawy riposerà in favore di Zalewski. Momento cruciale per la Roma e per la conferma di De Rossi che, nonostante i risultati strabilianti, stenta a decollare.

Assenze pesanti per l’Udinese

Stagione complicata per l’Udinese, ancora a galla solo grazie a due dati piuttosto particolari: una pareggite cronica (16 in 31 partite di Serie A) e 4 vittorie, la squadra che ne ha raccolte di meno in campionato dopo a Salernitana (2), contro avversari del calibro di Juventus, Milan, Bologna e Lazio. Come per gli altri anni però la salvezza è ancora alla portata, ma urge macinare punti.

La partita contro l’Inter, oltre che una sconfitta maturata negli ultimi istanti di gara, ha portato in dote due infortuni che si traducono in assenze pesanti per questo finale di stagione: lesione al flessore sia per Lovric che per Thauvin, tegole che l’Udinese farà fatica ad assorbire. Avere la meglio su questa Roma è impresa assai ardua, ma la prestazione offerta contro l’Inter è di buon auspicio.

Da Inter-Cagliari ad Atalanta-Verona

Concludiamo questo intreccio magico tra Europa e salvezza con le ultime due sfide in programma. Domenica sera ecco il più classico dei “Tu hai mai rischiato nella vita?”, citando la famosa domanda di Giovanni in Tre Uomini e una Gamba. Il Cagliari si augura che anche sta volta Aldo possa aver messo 2 fisso nella sfida di San Siro contro l’Inter e, ovviamente, di averci azzeccato. L’impresa però è delle più toste.

Esultanza Inter
Esultanza Inter @livephotosport

Nerazzurri che vogliono continuare a vincere per arrivare al derby con il match point in mano, e alzare lo scudetto in faccia ai cugini rossoneri. La banda di Ranieri però è in un momento ottimo di forma fisica e psicologica, con 12 punti in 7 gare, un successo strepitoso sull’Atalanta nell’ultimo turno di Serie A ed una salvezza adesso più vicina.

Lunedì chiudono i discorsi Atalanta e Verona al Gewiss Stadium, che riapre i battenti dopo 4 trasferte consecutive della Dea. Nerazzurri in un periodo particolare, reduci da due brutte sconfitte tra Coppa Italia e Serie A, contro Fiorentina e Cagliari, ma anche dall’impresa epica di Anfield, un 0-3 al Liverpool che entra di diritto nella storia. Scaligeri reduci da 1 punto in 3 gare ed un ko col Genoa pesante per come è maturato.

Un’Atalanta palesemente più concentrata sulle coppe che sulla Serie A, mentre in fondo alla classifica il Cagliari sembra avere una carica in più verso la salvezza del Verona, ma tutto è in divenire. Europa e salvezza sono ancora tutte da definire, in un finale di stagione che promette fuoco e fiamme.

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