Napoli, Gravina: “Non c’è posto per i delinquenti nel mondo del calcio”

Il neoeletto vicepresidente della UEFA, Gabriele Gravina, condanna con decisione la delinquenza che infanga Napoli e il mondo del calcio tutto

Rachele Carosi
2 Minuti di lettura
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Un lato buio che ancora infanga il calcio Italiano e non solo. Questo l’altra faccia della medaglia di uno sport che mai come oggi continua ad invocare rispetto e lavora affinché le violenze negli stadi cessino di verificarsi. A tal proposito, è intervenuto con decisione ai microfoni del Corriere della Sera, il neo eletto vicepresidente della UEFA, Gabriele Gravina, sulla scia delle parole pronunciate da Aurelio De Laurentiis in merito ai tifosi che hanno rischiato di compromettere il match di Champions contro l’Eintracht.

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Gabriele Gravina - @livephotosport
Gabriele Gravina – @livephotosport

Un manifesto che andrebbe appeso a gran voce negli stadi, questo quanto ribadito attraverso le parole del massimo dirigente della Figc Gabriele Gravina: “Non c’è posto per i delinquenti nel mondo del calcio, ha fatto bene De Laurentiis a rompere ogni rapporto con i violenti, ma serve più tecnologia. Moltiplichiamo le iniziativi e i progetti educativi, perché solo con la promozione della cultura e del rispetto potremo garantire un futuro migliore alla nostra società e al calcio“.

Napoli, Gravina: il calcio unito contro i violenti

Cultura e rispetto questi gli unici farmaci salvavita in grado di curare il male che affligge ancora il calcio italiano nella Serie A. Sulla scia delle parole pronunciate dal presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis in merito all’inchiesta sui tifosi violenti, seguita agli incidenti di Champions contro l’Eintracht, anche Gabriele Gravina interviene, ribadendo la necessità di un più accurato provvedimento in materia tecnologica.

Premio Prisco - Gabriele Gravina
Premio Prisco – Gabriele Gravina @Footballnews24

Bisogna attuare il progetto del radar sonoro che indirizza le telecamere per individuare i responsabili di cori beceri e atti violenti. Lo abbiamo presentato 4 anni fa ed è stato bloccato per alcune perplessità del Garante per la privacy, che oggi spero si possano superare“. La speranza del neo eletto vicepresidente della UEFA, nonchè massimo dirigente della Figc, resta la stessa: strappare dalla bella storia del calcio le pagine di violenze e barbarie che siamo ancora costretti a vedere.

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