Napoli, Giuntoli la grave perdita: i nuovi acquisti lontani da Kim e Kvaratskhelia

Il Napoli risente della partenza di Giuntoli, capace di scovare Kim e Kvaratskhelia: i nuovi innesti di Garcia non hanno avuto l'impatto del coreano e del georgiano

Gabriele Turchetti
5 Minuti di lettura
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Quest’anno non è stato necessario aspettare la sedicesima giornata per assistere alla prima sconfitta in campionato del Napoli. La squadra allenata da Rudi Garcia è caduta al Maradona al terzo turno di Serie A per mano della Lazio, capace di battere per la seconda volta consecutiva il club azzurro davanti i propri tifosi. Una partita che lascia l’amaro in bocca ai tifosi partenopei ed apre le porte ad una serie di interrogativi, dall’addio di Giuntoli ai nuovi acquisti che non hanno avuto un esordio brillante come Kim e Kvaratskhelia lo scorso anno.

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Napoli, partenza sprint di Kim e Kvaratskhelia sotto la guida di Spalletti

Nell’estate del 2022 il Napoli ha dovuto fronteggiare la partenza di un grande leader, dentro e fuori dal campo, come Kalidou Koulibaly. Era difficile pensare di poter rimpiazzare una pedina fondamentale come il senegalese, ma Giuntoli fu abile a portare uno sconosciuto Kim ai piedi del Vesuvio: il coreano ha impressionato fin dalle prime uscite e, in poco tempo, è diventato il comandante della difesa di Spalletti, con un rendimento migliore rispetto al suo predecessore.

È stato ancor più doloroso l’addio di Lorenzo Insigne, capitano e giocatore dalle spiccate qualità tecniche. Anche in questo caso, però, Giuntoli ha azzeccato l’ennesima mossa di mercato, consegnando nelle mani di Spalletti il talento cristallino di Kvaratskhelia. Il georgiano è stato decisivo fin da subito, segnando al debutto con la maglia del Napoli, per poi ripetersi alla seconda giornata col Monza realizzando una splendida doppietta.

Kim e Kvaratskhelia
Kim e Kvaratskhelia @livephotosport

Sempre contro il club brianzolo è arrivata la prima gioia con la maglia del Napoli per Kim, che disputò un mese di settembre impressionante al punto da esser nominato giocatore del mese, mentre il premio di agosto finì nelle mani del georgiano. L’exploit dei due nuovi acquisti di Giuntoli avvenne nella magica notte del Maradona contro il Liverpool, schiantato per 4-1. Numeri e prestazioni impressionanti, che il Napoli targato Rudi Garcia non ha ancora ottenuto dagli acquisti di quest’estate.

Lindstrom, Natan e Cajuste sono all’altezza del Napoli?

Fare un confronto tra gli acquisti del Napoli di quest’anno e quelli della passata stagione risulta complicato, dato che i nuovi innesti di Garcia non hanno ancora avuto la possibilità di esprimersi a pieno in campo. Cajuste è partito dal primo minuto col Frosinone, ma è subito scivolato in panchina col ritorno a pieno regime di Anguissa, Natan deve ancora esordire, mentre Lindstrom è arrivato per ultimo ed ha giocato solo un quarto d’ora contro la Lazio.

La sensazione, però, è che il Napoli si sia indebolito rispetto alla squadra capace di tornare sul tetto d’Italia dopo 33 anni. Ci sono dubbi sul fatto che il brasiliano possa raccogliere l’eredità di Kim, al momento affidata a Juan Jesus, il quale però era una seconda scelta di Spalletti. Il centrocampista svedese deve ancora abituarsi al nostro campionato e a reggere la pressione di una piazza come Napoli, mentre sull’ex Eintracht Francoforte rimangono tanti punti di domanda sulla posizione che assumerà nel 4-3-3 di Garcia.

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Cristiano Giuntoli, Juventus
Cristiano Giuntoli @Livephotosport

Napoli, Giuntoli l’anello mancante

Cosa è mancato al Napoli nel corso dell’ultima sessione estiva di calciomercato? Il genio di Cristiano Giuntoli, un direttore sportivo capace di scovare grandi talenti nel corso della sua carriera e portarli sui palcoscenici più importanti senza investire cifre troppo elevate. L’ex direttore sportivo del club partenopeo, trasferitosi alla Juventus, è tra i principali artefici dello Scudetto della passata stagione grazie alla doppia mossa Kim e Kvaratskhelia, pedine fondamentali nello scacchiere di Spalletti. Giudizi affrettati, forse, dato che sono passate solo tre giornate, ma la sensazione è che Giuntoli sia la grave perdita dell’estate azzurra.

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