Milan, quale ‘Fatal Verona’: 4 precedenti allontanano le tenebre

Milan, quale 'Fatal Verona'? Quattro precedenti smentiscono il doppio atto da incubo per la tifoseria rossonera

Nicola Liberti
6 Minuti di lettura
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La serata odierna, quella di un 8 maggio 2022 ad altissima tensione, vedrà consumarsi un nuovo capitolo di una classica del calcio italiano: il match tra Hellas Verona e Milan. La gara in settimana è stata presentata a più riprese come la ‘Fatal Verona, fatto certamente accaduto, anche se il caso più recente risale a ben 32 anni orsono, per non spingersi altri 17 più indietro.

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Questa settimana però, è stata anche quella in cui i canali ufficiali del Milan hanno “smentito” la maledizione veneta, ponendo invece alla luce 3 ragioni più una per cui il Bentegodi non è realmente maledetto.

Hellas Verona-Milan 1973

Il 23 aprile 1978 il Milan scende in campo al Bentegodi per fronteggiare il Verona dell’allora mister Ferruccio Valcareggi. Nils Liedholm, tecnico milanista, decide di inserire un volto nuovo nel proprio scacchiere tattico che prende parte alla gara sin dal minuto 1. Un giovane 17enne di nome Franco Baresi scrive la prima pagina di un infinito libro di storia rossonera infatti, in quel giorno d’aprile.

La gara peraltro si conclude a favore degli ospiti che, dopo essersi trovati in una situazione di svantaggio nei pressi della mezz’ora di gioco per via di un’autorete di Aldo Bet, rimontano grazie alle reti di Alberto Bigon e Ruben Buriani portando dunque così sul pullman verso Milano altri tre punti importanti per il raggiungimento del 4° posto.

Hellas Verona-Milan 1990

È la penultima giornata di campionato quando il Bentegodi ospita la partita tra Hellas Verona e Milan: la ‘seconda Fatal Verona‘. Il Diavolo, fresco di acquisto del ticket d’accesso per la finale dell’allora Coppa dei Campioni, vede Arrigo Sacchi, Franck Rijkaard, Billy Costacurta e Marco Van Basten rimediare un espulsione. Anche così si spiega la rimonta dall’iniziale 0-1 di Marco Simone al 2-1 firmato Sotomayor e Pellegrini.

Il Milan al termine della giornata successiva si vedrà lo Scudetto sottratto dal Napoli di Maradona, giunto al proprio secondo e sinora ultimo trionfo in campionato. Ciò che però spesso non viene presentato nell’ambito del racconto del Verona in grado di fermare la cavalcato iridata dei meneghini, è che quella squadra poi, solo una partita dopo, retrocesse nel campionato di Serie B. Classificatisi infatti 16esimi in un campionato allora a 18 squadre, gli scaligeri non ottennero sufficienti punti per insidiare l’Udinese a +2 al termine della stagione.

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Milan, quale 'Fatal Verona': 4 precedenti allontanano le tenebre
Carlo Ancelotti, Milan-Verona 1992

Milan-Hellas Verona 1992

È il 17 maggio 1992 quando il Milan già campione d’Italia ospita l’Hellas Verona tra le mura di San Siro. Questa volta Nils Liedholm giunge nel proprio stadio da avversario, da tecnico scaligero in lotta per centrare la salvezza. Il Diavolo quel giorno vince in scioltezza con un ampio 4-0. Le reti sono a firma di Marco Van Basten, Ruud Gullit ed una doppia marcatura da parte di Carlo Ancelotti, giunto alla prima ed unica doppietta in carriera, giunto alla propria gara della carriera in quel di Milano, giunto alla propria penultima partita disputata in carriera.

Il Milan, come detto, quell’anno lo visse da trionfatore assoluto di una Serie A vinta sotto la guida di Fabio Capello. Quanto agli ospiti di quel 17 maggio invece, si può dire che quella sconfitta si rivelò ‘fatale’ ai fini della propria retrocessione. Con 34 gare disputate e soli 21 punti racimolati infatti, l’Hellas chiuse nuovamente al 16esimo posto come prima delle retrocesse. In due anni il Verona si è vista retrocedere per mano dei rossoneri, risalire immediatamente nel massimo campionato italiano per poi, nuovamente, retrocedere per via di una sconfitta rifilatagli dai meneghini.

Milan, quale 'Fatal Verona': 4 precedenti allontanano le tenebre
Esultanza Milan dopo il gol vittoria di Andrea Pirlo

Hellas Verona-Milan 2002

Ancora Verona contro Milan ed ancora Carlo Ancelotti a decidere le sorti della sfida. Il Diavolo che ha affidato la panchina a Re Carlo in corso d’opera si ritrova costretto ad una stagione di rimonta dopo il cattivo inizio sotto la gestione del turco Fatih Terim. Giunti alla penultima giornata di campionato i rossoneri necessitano a tutti i costi dei tre punti per tener vivo il sogno della qualificazione alla Champions League 2002/03. Subito in svantaggio dopo un gran gol del romeno Adrian Mutu , i meneghini dapprima pareggiano con Filippo Inzaghi al 65′ e poi trovano il gol vittoria a soli 8′ dal termine grazie alla rete di Andrea Pirlo.

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Il Milan si aggiudica la vittoria, così come nella giornata successiva contro il Lecce, e strappa il pass per la prossima Champions League, quella del 2003, quella che si conclude al Thetre of dreams di Manchester, quella vincerà dopo aver eliminato Inter e Juventus. Quanto ai padroni di casa del Verona invece, nel 2002 schivano la retrocessione nonostante la sconfitta in tardo campionato contro i rossoneri, concludendo 15esimi su 18 squadre, ad un passo dal baratro della Serie B.

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