McKennie si riprende la Juventus, Weah avvisato: Allegri ha la propria risorsa

Dopo tante voci di calciomercato, Weston McKennie ha sposato nuovamente il progetto Juventus, che ora lo vede protagonista più che mai: il texano lancia la sfida a Weah per un posto da titolare fisso, facendo gongolare Allegri

Mattia Gruppioni
5 Minuti di lettura
- Pubblicità -

Seguici sui nostri canali

Da possibile partente durante l’ultima finestra di calciomercato estivo per portare nelle casse della propria dirigenza fondi da poter reinvestire a risorsa tecnico-tattica di assoluto prestigio: Weston McKennie sta scalando gerarchie in casa Juventus. Nelle prime sei partite giocate dalla Vecchia Signora in questa Serie A il texano è stato sempre convocato da Massimiliano Allegri, che ha iniziato poi ad usufruire della corsa e degli inserimenti del proprio numero 16 con sempre maggior insistenza.

- Pubblicità -

Oltre ad essere sempre stato convocato, McKennie ha giocato tutte le gare fin qui disputate dalla Juventus, interpretando alla grande il ruolo di esterno destro del 3-5-2 disegnato dal tecnico dei bianconeri: vero e proprio stantuffo instancabile lungo la corsia esterna, l’ex calciatore di Schalke 04 e Leeds – squadra da cui è tornato dal prestito della passata stagione – sta creando un amalgama niente male con il braccetto di destra – Danilo – e con la mezzala della stessa parte – a rotazione uno tra Miretti e Fagioli – ricoprendo una heatmap generale veramente ampia nel corso dei 90′.

Mckennie, Juventus
Mckennie, Juventus @livephotosport

McKennie e la Juventus, ritorno di fiamma? Allegri ci crede

A questo punto la domanda potrebbe sorgere spontanea: ma la Juventus avrebbe davvero voluto privarsi di McKennie durante l’ultimo calciomercato? Le voci ed i rumors a riguardo sono stati tanti e differenti, con Giuntoli ed Allegri che non hanno mai chiarito definitivamente davanti ai microfoni: si è parlato per tanto tempo di Roma, di un possibile ritorno al Leeds ed anche di un interessamento da parte del Bournemouth, ma alla fine, volente o nolente, il popolo bianconero ha riavuto in rosa McKennie.

Ed ora il classe ’98 sta rispondendo presente sul campo: a testimonianza di come Allegri stia puntando e credendo sempre più nelle qualità tecnico-tattiche dello statunitense c’è il minutaggio: 353 minuti giocati in Serie A in questo avvio di stagione, dove è partito dalla panchina in sole due occasioni (trasferta di Udine – giocando però un tempo – e successivo match contro il Bologna), ottavo giocatore a disposizione dell’allenatore per minuti giocati fin qui. Dati che fanno riflettere, soprattutto considerando che prima di McKennie ci sarebbero Szczesny (360) e tutti gli altri inamovibili di Allegri (Danilo e Rabiot su tutti, 540). E Weah? La lotta per una maglia da titolare tra i due connazionali ha avuto inizio.

McKennie e Weah, Juventus
McKennie e Weah, Juventus @Twitter

McKennie sfida Weah, Allegri gongola: che scelta in casa Juventus

Parlare di inimicizia e rivalità – oltre quella sportiva – all’interno di uno spogliatoio e tra due giocatori della stessa squadra è spesso e volentieri inadatto, figuriamoci in questo contesto: Weston McKennie e Timothy Weah condividono da sempre la nazionalità USA, nonché gli ambienti della stessa nazionale americana nei momenti in cui indossano la casacca a stelle e strisce. Dopo anni di sgroppate sulle corsie laterali ed in mezzo al campo con la loro Nazionale, i due ora condividono anche lo spogliatoio di club, facendo ammattire Max Allegri.

Spesso e volentieri in ballottaggio, tanto simili quanto diversi nelle idee dell’allenatore bianconero: McKennie ha propensione all’inserimento, alla corsa, nonché la passione per l’accentrarsi e convergere verso il centro per aumentare di densità la mediana. Dall’altra parte, Weah condivide bene o male gli stessi interessi tattici, essendo però complementare al texano: la corsa dell’ex Lille è unilaterale, unicamente a puntare il fondo del campo per poi crossare, nonché maggiormente difensiva. Alla Juventus e ad Allegri il compito di stanare altre doti dei due statunitensi, attualmente sparring partner l’uno dell’altro: Weah (186 minuti) insegue McKennie, a suon di cavalcate ed inserimenti. I due intanto, come dimostrato in amichevole estiva con l’assist del secondo per il primo, continuano il loro rapporto d’amicizia.

- Pubblicità -

Ultime Notizie

Ultima Ora

Accedi per ricevere Aggiornamenti

Segui le squadre o le competizioni che preferisci per restare sempre aggiornato!

Proseguendo dichiari di aver letto e compreso
l’informativa privacy

P