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Abbiamo tutti ben stampata nella mente la colonna sonora di Profondo rosso, celebre film di Dario Argento e pietra miliare del genere horror, la stessa che probabilmente continua a riecheggiare per i corridoi del centro sportivo del Liverpool. Stesso colore Reds e stessa atmosfera di tensione e angoscia, in un momento della stagione, il decisivo, in cui la squadra di Klopp sta vedendo sfumare tutti gli obbiettivi per cui avevano lavorato in un’intera stagione.
18 giorni da incubo che rischiano di pesare come macigni sull’annata di una delle squadre più importanti d’Inghilterra, in quello che, dopo una scorsa stagione decisamente opaca terminata al 5° posto, doveva rappresentare il riscatto del Liverpool e l’anno giusto per tornare a vincere e salutare nel modo migliore il proprio allenatore. Ma dall’annuncio dell’addio di Klopp a fine stagione le cose non sono andate nel verso giusto, su tutti i fronti.
Disfatta Liverpool: dalla Premier League all’Atalanta
Come accennato poco fa, questi 18 giorni partono con il primo campanello d’allarme di Old Trafford: un 2-2 contro il Manchester United ottenuto per il rotto della cuffia, con il rigore di Salah a 5′ dalla fine, che però poteva rappresentare solo un piccolo inciampo in un percorso in Premier League fin lì ottimo. Il baratro si apre invece con la magica notte dell’Atalanta, che ad Anfield si impone per 0-3, tra lo stupore del pubblico italiano ed inglese, e manda in crisi gli uomini di Klopp.
Le scorie si trascinano infatti pochi giorni più tardi, quando i Reds cadono ancora in casa (prima dell’Atalanta non perdevano ad Anfield nei 90′ dal 2018 contro il Chelsea, in Coppa di Lega) contro un Crystal Palace sereno in centro classifica e con poco da chiedere a questa Premier League. La settimana successiva vede il Liverpool vincere inutilmente 0-1 a Bergamo, vedendosi eliminato dall’Europa League, e battere il Fulham a Craven Cottage, cosa cosa che aveva illuso i tifosi.
Ieri il dramma si è consumato nell’ultimo turno di Premier League, in quel Goodison Park distante pochi metri da Anfield, in un derby vinto dall’Everton per 2-0, cosa che non succedeva dal 20 febbraio 2021 (0-2 con gol di Richarlison e Sigurdsson). Un ko che manda il Liverpool (74) a -3 dall’Arsenal (77), con il Manchester City (73) che ha due gare in meno rispetto alle rispettive rivali. Una situazione dunque che rende estremamente difficile la vittoria del campionato per la banda di Klopp.
Post Klopp cercasi: testa a testa tra Amorim e Slot
Prima di questi 18 giorni d’inferno, era arrivata anche l’eliminazione dall’FA Cup per mano del Manchester United, in un pirotecnico 4-3, cosa che rende la stagione dei Reds a rischio fallimento. L’era Klopp è al tramonto, con il tecnico che ha probabilmente percepito di aver tirato fuori tutto il possibile da quest’ambiente dopo 8 anni e mezzo di permanenza e molti trofei vinti.
Per lui probabile anno sabbatico, o almeno così ha dichiarato, e Liverpool alla ricerca di un sostituto all’altezza della situazione. Tanti i nomi che si sono susseguiti dall’annuncio dell’addio del tecnico tedesco, con anche il buon De Zerbi tra gli attenzionati, ma nelle ultime settimane era quello di Amorim il profilo più gettonato, dopo le ottime cose mostrate alla guida dello Sporting Lisbona.
Stando a Sky Sport però, a balzare in testa ora sarebbe Slot, condottiero del Feyenoord da tre anni a questa parte. Particolarmente gradito per il suo stile di gioco offensivo e la predisposizione a moduli quali il 4-2-3-1 e il 4-3-3, il Liverpool sembrerebbe intenzionato a pagare la clausola di 9 milioni di sterline per liberarlo e portarlo in città . Una decisione delicata, per sostituire un Klopp diventato leggenda nella città dei Beatles, che sta però vedendo scivolare via amaramente l’ultima stagione in sella ai Reds.
