L’Italia verso Euro2024, prove di 3-4-2-1 per Spalletti: chi gioca e chi ne beneficia

Lorenzo Zucchiatti
4 Minuti di lettura
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Meno di 4 mesi all’inizio di Euro2024 in Germania, in un torneo in cui l’Italia avrà un ruolo di outsider che spesso ha accettato e ricoperto con successo. Due amichevoli con Venezuela ed Ecuador prima del debutto il 15 di giugno contro l’Albania, con Spalletti che rivela alla Gazzetta dello Sport: Voglio provare il 3-4-2-1 per tentare di mettere a proprio agio alcuni giocatori. Mantenendo però una propensione offensiva, senza tornare sempre a 5 dietro in fase di non possesso, consentendo di fare la partita a viso aperto”. Una novità per l’ex tecnico del Napoli, molto legato alla difesa a 4, ma dovesse dunque prendere piede quest’idea, chi gioca e chi ne benificia?

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Difesa ed esterni: dal blocco Inter ai giovani in rampa di lancio

La novità più grande sarebbe dunque la difesa a 3 che tanto di moda sta andando negli ultimi anni. Ma a ben vedere, per gli interpreti a disposizione dell’Italia, non sembra affatto una brutta idea: C’è infatti il blocco Inter, costituito da Bastoni, Acerbi e Darmian, che sono pilastri della Nazionale abituati a giocare a 3 da tutto l’anno con Inzaghi (nerazzurri che sono tra l’altro per distacco la miglior difesa della Serie A). A questi si aggiungono giovani in rampa di lancio come Scalvini e Buongiorno, anch’essi avvezzi a questa disposizione tattica con Atalanta e Torino, e la mina vagante Calafiori, senza scordare poi Gatti.

Discorso simile per gli esterni, dove Spalletti vorrà sfruttare Dimarco, uno dei migliori in Europa nel suo ruolo, in una posizione più avanzata rispetto a quella di semplice terzino. Insieme a due come Udogie e Cambiaso pronti a soffiare il posto per Euro2024 a veterani come Spinazzola e Biraghi. A destra spazio a Di Lorenzo, che alzando il suo raggio d’azione potrebbe fornire prestazioni migliori di quelle date al Napoli in questo momento, con un Raoul Bellanova, perfetto per questo modulo, pronto ad insidiarlo.

Federico Chiesa, Italia
Federico Chiesa, Italia @livephotosport

Centrocampo e attacco: dalla mediana a 2 a Chiesa, c’è il nodo punta

In questo nuovo 3-4-2-1 chi dovrà allenarsi a piccoli accorgimenti tattici è il centrocampo, dove molti degli interpreti dell’Italia non sono abituati alla mediana a 2. Niente di particolarmente preoccupante, con giocatori forti ed esperienza come Barella, Frattesi, Cristante e Jorginho, oltre agli outsider, Pessina, Ricci e Bove, in grado di adattarsi. Chi potrebbe beneficiare di tutto ciò sono due due pedine come Pellegrini e Bonaventura, in grado di ricoprire sia il ruolo di centrocampisti che quello di trequartisi.

Passando infine all’attacco, forse il tasto dolente degli azzurri, è proprio qui che Spalletti spera di svoltare con il 3-4-2-1. Proprio come nel 2021, Euro2024 deve vedere un Chiesa ritrovato, tanto nella condizione quanto nella posizione in campo. Schierato dietro la punta accanto ad un suo alter ego, che può portare il nome di Berardi, Orsolini, Zaccagni, Zaniolo, Colpani o El Shaarawy, può brillare e trascinare l’Italia nel torneo. Il nodo punta poi terrà col fiato sospeso fino al debutto: da Immobile a Belotti, passando per Retegui, Raspadori, Scamacca e Kean, i più in forma a fine anno la spunteranno.

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