L’Italia cade in Europa: Inter, Roma e Fiorentina a testa alta, è un punto di partenza?

L'Inter perde la finale della Champions League con il Manchester City, completando la tripletta di sconfitte delle italiane nelle finale europee, dopo quelle di Roma e Fiorentina: è comunque un punto di partenza?

Gabriele Turchetti
4 Minuti di lettura
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L’ultima italiana protagonista in una finale europea è caduta, ma anche in questo caso a testa alta. L’Inter si è dovuta arrendere al Manchester City nella finale di Champions League, ma il divario preannunciato alla vigilia non si è visto in campo e la squadra di Inzaghi può rimpiangere le diverse occasioni sprecate. Proprio come la Roma in Europa League, che è stata fermata sul più bello dal Siviglia dopo la lotteria dei calci di rigore, e alla Fiorentina in Conference League, beffata dal West Ham al 90′.

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Triplete al contrario: sogni infranti per Inter, Roma e Fiorentina

Sul tetto d’Europa c’è nuovamente una squadra inglese, il Manchester City, grazie al successo nella finale di Champions League sull’Inter. A far compagnia agli uomini di Guardiola c’è il West Ham, che nell’ultimo atto della Conference League ha superato la Fiorentina con una rete nei minuti finali. In mezzo, il Siviglia ha confermato che l’Europa League rappresenta il suo giardino di casa e neanche i calci di rigore con la Roma l’hanno fermato.


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Tre sconfitte pesanti per il calcio italiano che segnano la storia in modo negativo, dato che per la prima volta tre squadre della stessa nazione hanno perso tre finali nelle principali competizioni europee durante la stessa stagione. Per certi versi le gare di Inter, Roma e Fiorentina sono state simili: le formazioni del Bel Paese non sono sembrate inferiori e per lunghi tratti hanno avuto il controllo della partita, ma in tutti e tre i casi è sembrato mancare il killer instinct.

José Mourinho (Roma)
José Mourinho (Roma) – @livephotosport

Colpo duro per la Serie A: punto di arrivo o di (ri)partenza?

Anche se la storia è stata scritta nel modo sbagliato, la Serie A può esser orgogliosa di quanto fatto dalle sue squadre in Europa quest’anno. Oltre alle tre finaliste, non bisogna dimenticare che Napoli e Milan si sono spinte rispettivamente fino ai quarti e alla semifinale di Champions League, cosi come la Juventus nel penultimo atto dell’Europa League. La distanza col calcio inglese, superpotenza del calciomercato, e con il resto dell’Europa si è ridotta ed apre le porte a nuovi scenari interessanti.


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Le tre finali perse da Inter, Roma e Fiorentina non devono rappresentare un punto di arrivo per il calcio italiano, bensì un punto di partenza, o ancora meglio di ripartenza per tutto il movimento. Le squadre del Bel Paese devono uscire rinfrancante da queste delusioni, in quanto sono state in grado di giocarsela alla pari con le formazioni più forti d’Europa. L’obiettivo, dunque, è riprovarci nella prossima stagione e credere di poter arrivare fino in fondo in questi grandi appuntamenti, senza pensare esclusivamente ai benefici economici che possono generare.

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