Lazio, Felipe Anderson formato maxi: Sarri mette l’Atalanta al tappeto col vice Immobile

La partita disputata dalla Lazio contro l'Atalanta ha messo in vetrina un Felipe Anderson fino ad oggi mai visto: Sarri vola e si gode il brasiliano tuttofare

Mattia Gruppioni
5 Minuti di lettura
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Una partita dinamica, ricca di spunti tecnico-tattici e dagli illustri protagonisti. Il divertimento e lo spettacolo che lasciavano presagire alla vigilia le due squadre non è mancato, almeno per i tifosi neutrali. La gara del Gewiss Stadium, dall’altra parte, è stata leggermente indigesta per il mondo Atalanta, completamente messo sottosopra dalle movenze e dall’illustre gioco degli uomini della Lazio. Riassumendo in breve, potremmo dire: Sarri batte Gasperini. Ed ora palla al centro. La difesa dei biancocelesti ha letteralmente immobilizzato la velocità di Muriel e Lookman, con il centrale Casale vero leader e talismano della retroguardia dato che, con lui in campo dal primo minuto, il portiere Provedel ha sempre mantenuto il clean sheet. Ma il giocatore rivelazione della gara di Bergamo è stato Felipe Anderson, per l’occasione falso nueve a fare le veci dell’infortunato Ciro Immobile. Una gara stratosferica, quella del brasiliano così come di tutto il reparto offensivo.

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Il tridente leggero schierato da Sarri ha dato esiti sperati: in assenza dell’attacco alla profondità del proprio capitano, il numero 7 ne ha in qualche modo emulato i movimenti senza palla, creando spazi per la fantasia di Zaccagni e Pedro. E con questo, la retroguardia della Dea non ha più saputo quali manovre adottare, con Gasperini in evidente difficoltà tattica. Il brasiliano ha realizzato un solo tiro in porta, segnando però il gol del definitivo 0-2 con un destro chirurgico all’angolino. E la heatmap di Felipe Anderson ne testimonia la grande gara, di sacrificio e corsa, a disposizione dei compagni e costantemente in grado di ribaltare il fronte offensivo. Il tecnico biancoceleste potrà dunque contare sul proprio fantasista nel ruolo che era, e sarà, di capitan Immobile: dal canto suo, l’ex West Ham dovrà unicamente garantire – e non è parola da poco – costanza ed applicazione, finora non sempre pervenute.

Lazio, i numeri di Felipe Anderson: Atalanta annichilita

Lazio, Felipe Anderson formato maxi: Sarri mette l'Atalanta al tappeto col vice Immobile
Felipe Anderson

Prima di evidenziare i numeri espressi dal brasiliano, di importanza capitale diventa sottolineare una statistica che conferma la Lazio come miglior difesa del campionato: durante il match, Provedel ha effettuato zero parate. Una messa a punto della difesa minuziosa e perfettamente calibrata, con Sarri che gongola di fronte alle prestazioni di Romagnoli e, nel frattempo, ha anche modo di veder volare la sua squadra, pur priva del proprio bomber principale. Una doppia soddisfazione indescrivibile per il tecnico toscano, che ora cercherà di plasmare al meglio il falso nove che tanto gli ha giovato ai tempi di Napoli. Il ruolo che prima fu di Mertens, ora potrebbe diventare di Felipe Anderson, diverso dai colleghi di reparto. Unico nel ruolo dunque, data la sua abilità nell’attaccare lo spazio ed inventare calcio, con una visione ed una tecnica decisamente invidiabile.

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L’applicazione del brasiliano si riscontra nel numero di contrasti vinti dallo stesso calciatore: sei tackles, un intercetto e ben dieci duelli vinti. Il migliore della sua squadra sotto questo punto di vista, ancor più di un certo Milinkovic-Savic. Le sedici palle perse in fase di possesso non sono nulla rispetto alla precisione dimostrata nei passaggi, con ben l’85% messi a referto in modo preciso e, spesso, efficace. Il Felipe Anderson ammirato contro l’Atalanta ha trascinato i suoi anche dal punto caratteriale, mostrando una leadership che poche altre volte erano emerse in (rari) momenti di difficoltà. I laziali annichiliscono la Dea, offrendo una delle migliori prestazioni da quando mister Sarri siede sulla panchina e lanciandosi verso la zona altissima della classifica. Su chi potrà puntare il tecnico per sopperire alla mancanza di Immobile ed al tempo stesso dare continuità ai risultati? Felipe Anderson si candida, di prepotenza e personalità.

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