L’altro Verona: dalla bancarotta al terremoto societario

Una stagione che si muove su due piani differenti, quella dell’Hellas Verona. Se in campo la battaglia salvezza è ancora aperta nonostante le cessioni del mese di gennaio, fuori dal terreno di gioco la situazione che ha investito gli scaligeri non è delle più piacevoli

Lorenzo Ferrai
5 Minuti di lettura
L’altro Verona: dalla bancarotta al terremoto societario
L’altro Verona: dalla bancarotta al terremoto societario

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I milioni che girano nel mondo del pallone, spesso, si rivelano un’arma a doppio taglio. Un autentico terremoto quello che ha colpito il Verona in questa stagione. Il club scaligero versava in condizioni critiche da diversi mesi, soprattutto dal punto di vista finanziario. Questo stato delle cose ha indotto Maurizio Setti, proprietario della società, a smantellare la rosa a gennaio, così da racimolare fondi vitali per il mantenimento dell’impianto.

Quello stesso impianto che scricchiola sempre di più, mostrando gli aspetti critici di una squadra di Serie A che non naviga nell’oro e ben lontana dalla stabilità societaria. Dopo aver chiuso l’annata 2022/23 con un rosso in bilancio pari a 11,7 milioni di euro, il presidente Setti si è trovato al centro di una vera e propria bufera, per cui la Guardia di Finanza si è trovata a indagare a seguito del fallimento di una società per azioni proprietaria della stessa società Hellas Verona.

Bancarotta fraudolenta e implosione societaria

Setti è stato dunque indagato per bancarotta fraudolenta, mentre hanno sequestrato il 100% delle azioni del Verona. Il patron dei gialloblù ha spostato la società dal pacchetto azionario della suddetta Srl. Quest’ultima però era fallita nel 2021 e lo stesso Setti non ne ha pagato il corrispettivo. In particolare, il patron degli scaligeri è stato accusato di finta vendita della società calcistica infragruppi sempre a lui riconducibili.

Questo provvedimento, attuato per mano della Guardia di Finanza di Bologna, ha origine dal fallimento proprio nel fallimento della società Spa, già proprietaria della suddetta e integra partecipazione azionaria. Nel provvedimento giudiziario, oltre a Setti, è stato coinvolto anche l’imprenditore Gabriele Volpi, socio del patron dell’Hellas nell’affare che coinvolge i due gruppi societari collegati direttamente al club.

Maurizio Setti, Presidente dell'Hellas Verona
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Al contempo, la stessa società scaligera si è affrettata a difendersi attraversa una nota sul proprio sito per discolparsi da ogni tipo di accusa, nonostante la Guardia di Finanzia avesse sequestrato la totalità delle quote, benché il presidente del Verona fosse finito nell’occhio del ciclone. Invece, fra Setti e Volpi non sono poi mancate le schermaglie, specialmente a proposito delle accuse avanzate nei confronti del patron dei gialloblù. 

E tutto ciò, si è riflettuto anche sulla campagna di mercato condotta dal Verona. Sean Sogliano, direttore sportivo del club, si è trovato nella surreale condizione di dover necessariamente sfoltire la rosa dei pezzi pregiati per rientrare nei debiti, derivanti dalle vicende extra campo sopra citate. A quel punto, con una situazione societaria pressoché insostenibile finanziariamente, la diaspora è stata inevitabile nel mercato di gennaio, spogliando l’Hellas di ogni certezza.

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Baroni la vittima sacrificale

Con le casse che languivano e i risparmi ormai evaporati, l’unica via percorribile era quella della vendita di massa, in particolare di giocatori indispensabili che potessero rimpinguare un bilancio sempre più in rosso. E chi ci ha rimesso maggiormente, è stato il tecnico, Marco Baroni, trovatosi immerso in una situazione sempre più incerta, contornata d continue rivoluzioni e cessioni, sempre per fare spazio a nuovi introiti, atti a risanare le casse societarie.

In un contesto simile, Baroni si è trovato nello scomodo ruolo dell’allenatore, colui che deve fungere da collante fra squadra e società, senza perdere di vista l’obiettivo. Già, perché il Verona versava in condizioni tutt’altro che idilliache a livello di classifica, peraltro con un gruppo completamente rivoluzionato, per raggiungere la salvezza e rasserenare un ambiente decisamente provato.

Hellas Verona, Baroni
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Va specificato che, nonostante i salti mortali compiuti da Baroni nel tentativo di recitare il ruolo di salvagente in una situazione tumultuosa, il caos societario può concretamente ripercuotersi sullo stesso club. Il Verona rischia infatti diverse sanzioni, dall’ammenda, finanche alla possibile penalizzazione in classifica, che azzererebbe di colpo il miracolo compiuto fin qui dal tecnico. Per il momento i gialloblù appaiono al sicuro da eventuali sanzioni che rischierebbero di minare i risultati sportivi raccolti.

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Ma da una situazione così grigia e tutt’altro che lineare, potrebbero spuntare fuori nuovi colpi di scena che ribalterebbero lo scenario da un giorno all’altro. A essere finito al centro dell’inchiesta, per il momento, è solamente Setti, mentre la società Hellas Verona non sembra correre alcun tipo di pericolo, perlomeno se si parla di penalizzazioni in classifica o ammende varie. Uno stato di apparente calma, che può trasformarsi in una seria tempesta da un momento dall’altro.

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