Karim Benzema, un campione chiamato The Dream: dalle banlieu francesi al tetto d’Europa col Real Madrid

Redazione
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C’è chi dice che quando un bambino nasce nelle banlieu francesi, si trova da subito di fronte a un bivio che definirà quale sarà la storia della sua vita: il calcio o la criminalità. Queste due strade, nella Francia delle periferie povere, rappresentano le due grandi alternative per la maggior parte dei ragazzi. Così è stato per Karim Benzema, oggi campione indiscusso, ma ieri un ragazzo problematico come tanti, che rischiava di ripercorrere nella vita reale le gesta dei personaggi del celebre film di Kassovitz del 1995, L’Odio. La pellicola racconta la vita disagiata dei ragazzi che vivono nei quartieri più abbandonati di Parigi e così come Benzema, cercano riscatto contro tutto e tutti. La storia dell’attaccante del Real Madrid poteva essere questa, ma il cielo gli ha donato una mente calcistica che negli anni lo ha reso uno dei numeri 9 più decisivi della storia di questo sport.

Karim Benzema
Karim Benzema

I primi calci nelle banlieu e la svolta chiamata Lione

Karim Benzema nasce a Lione, più precisamente nella periferia della città, da padre algerino e madre franco-algerina, segno che l’Algeria rimarrà per sempre un punto cardine della vita del ragazzo. Il giovane talento non vive una bella situazione nel quartiere di Terraillon, la sua famiglia è molto numerosa e i suoi genitori difficilmente riescono a sopperire a tutti i bisogni dei 9 figli. Al contrario dei suoi amici, tuttora presenti nella sua vita, che hanno uno spiccato interesse per la vita criminale, lui si sente diverso. L’etoile è innamorato del pallone, ma non immagina neanche dove lo porterà questa grande passione. Benzie, muove i primi calci sul campo della squadra del suo quartiere, il Bron Terraillon, ed è proprio in una partita contro i pulcini del Lione che viene notato.

I lionesi capiscono subito che in lui c’è qualcosa di speciale, d’altronde si tratta di una delle società calcistiche più importanti della storia francese, così sfruttano l’occasione e decidono di offrirgli la svolta per la sua vita. Il giovane Karim però è un ragazzo difficile, scontroso e introverso, raramente lascia entrare qualcuno di esterno nella sua quotidianità e la dirigenza del Lione è preoccupata che la sua strada possa prendere una piega pericolosa. Così, in accordo coi genitori, Benzema si allontanerà da quella routine fatta di disagio e grigiore, per tentare di cogliere l’opportunità nel centro di formazione dell’Olympique Lione. Due anni dopo firma il suo primo contratto da professionista, dando inizio così a una delle favole più belle che il calcio ha saputo raccontare negli ultimi anni.

Karim Benzema al Lione
Karim Benzema al Lione

L’esplosione col Lione dei record

Quando Benzema approda al Lione, non ha ancora la capacità di distinguere il campo e la periferia, tanto che, come rivelato da alcuni suoi ex compagni, sarebbe stato in grado di mandare a quel paese l’allenatore senza pensarci due volte. La scuola di vita della società del sud della Francia, ha proprio il compito di fargli capire che esiste un mondo oltre il disagio che ha vissuto fino a quel momento. Nelle giovanili dei lionesi, il giovane Karim risulta devastante, segnando 12 gol in 14 partite e guadagnandosi l’esordio in prima squadra nel 2005. Da subito l’allenatore dell’epoca, Houillier, si rende conto che è un talento troppo grande per lasciarlo fuori, così piano piano diventa fondamentale per il gioco della squadra. Benzie segna in ogni modo, col destro e col sinistro, di testa, da fuori area e in acrobazia, è il prototipo dell’attaccante completo ed è destinato a diventare uno dei giocatori più importante del panorama mondiale a soli 18 anni.

L’OL è una squadra in salute, reduce già da 4 campionati vinti consecutivamente, e con Benzema alla guida dell’attacco riesce a frantumare ogni tipo di record legato ai successi in Ligue 1. L’anno della definitiva esplosione dell’etoile è il 2007, quando sigla 20 gol in 37 partite e si laurea capocannoniere del torneo, venendo eletto miglior giocatore della stagione. I lionesi vincono il settimo campionato consecutivo, siglando un record che ancora oggi non è mai stato battuto, nonostante il dominio del Paris Saint Germain dal 2012 ad oggi. Nel 2008/09 disputa quella che sarà la sua ultima stagione con la maglia dei Les Gones, in cui segna 17 gol in campionato e viene considerato il miglior under 21 al mondo. Le sue giocate e il suo talento gli aprono le porte del paradiso, a cercarlo è Florentino Perez in persona, che lo vuole al Real Madrid

Karim Benzema con la maglia del Lione
Karim Benzema con la maglia del Lione

L’approdo al Real Madrid e l’incontro con Florentino Perez

L’aneddoto legato alla trattativa che ha portato Karim Benzema nella capitale spagnola è degno di un film, così come lo ha descritto lo stesso numero 9 dei blancos in un’intervista: “Ero impegnato e mi trovavo fuori casa, mi chiamano e mi dicono di rientrare così accetto ma solo per qualche minuto. Quando varco la porta di casa mi trovo davanti Florentino Perez in persona che era lì per convincermi a trasferirmi a Madrid, sono rimasto shockato“. Il presidente del Real Madrid in seguito dichiarò: ” Quando ti innamori di una ragazza, devi andarla a prendere a casa“.

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Quella con i madrileni, come tutte le storie d’amore che si rispettino, non manca di alti e bassi nelle varie stagioni. Benzema è sottovalutato da tutti, complice l’ombra costante di Cristiano Ronaldo con cui deve convivere nel reparto offensivo, che non gli consente di brillare come dovrebbe per le sue doti tecniche. Quando sulla panchina dei blancos arriva Mourinho, l’ambiente si aspetta che le merengues si comportino da schiacciasassi, ma così non succede.

Il tecnico portoghese infatti nei 3 anni nella Capitale porterà a casa solo 3 titoli, un bottino un po’ povero se si pensa alla qualità di quella squadra. L’attuale allenatore della Roma, ha dato le colpe del suo fallimento a Madrid un po’ a tutti, a cominciare proprio dalla stella francese:” Quando vai a caccia con un gatto, invece di un cane, ti devi accontentare di quello che riesci a prendere“.

Karim Benzema
Karim Benzema

I grandi successi con la maglia delle merengues

Con la maglia del Real Madrid, Karim Benzema riesce comunque a togliersi parecchie soddisfazioni, nonostante le innumerevoli critiche che riceve ogni anno per la sua scarsa vena realizzativa. Alle accuse, el gato (così chiamato da Mourinho) risponde sempre sul campo, basti pensare che da quando l’ex tecnico di Porto e Chelsea lo ha sminuito pubblicamente, l’etoile ha segnato 98 gol in 150 presenze, molti di questi pesantissimi. Oltre agli obiettivi personali, Karim ha l’onore di iscriversi tra le presenze del periodo storico più vincente della storia del club di Florentino Perez. Nel 2013 l’ex Lione vince insieme ai suoi compagni la storica “decimaChampions League, in finale proprio contro i cugini dell’Atletico Madrid.

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Due anni dopo si rende partecipe del ciclo da record messo in atto da Zinedine Zidane sulla panchina del Bérnabeu. L’allenatore francese  porta le merengues a vincere 3 coppe dei campioni di fila, stabilendo di fatto un nuovo incredibile record. Nel 2019 ha finalmente l’occasione di essere la stella della squadra, quando Cristiano Ronaldo passa alla Juventus in seguito a una trattativa che lascia a bocca aperta il calcio italiano. Da quando è il padrone dell’area di rigore madridista, Benzema scrive il suo nome a caratteri cubitali sulla lista dei migliori attaccanti della storia del calcio, arrivando perfino a sfiorare il pallone d’oro in un paio di occasioni. Ad oggi il suo soprannome è “The Dream“, per essere stato il sogno di tutti i più grandi club europei, che però negli anni non sono mai riusciti a strappare al Real Madrid il suo diamante.

 

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I problemi con la Nazionale

Il rapporto tra Benzema e la nazionale francese non è mai stato dei migliori, tanto che lui stesso ha dichiarato più volte di non sentirsi legato alla Francia, ma all’Algeria. Prima delle partite dei galletti si rifiuta di cantare il celebre inno, scelta che gli causa non pochi problemi con gli orgogliosissimi tifosi d’oltralpe. Come se non bastasse, nel 2015 viene accusato di aver ricattato il suo compagno Mathieu Valbuena, protagonista di alcuni filmini piuttosto intimi. L’accusa in questione, architettato dall’amico di infanzia Karim Zenati, lo ha tenuto lontano da les bleus per oltre 6 anni.

Questi comportamenti, nonostante Karim riuscì a dimostrare in tribunale di non aver commesso il fatto, hanno portato alla luce i grandi disagi interiori di Benzema, che sembra non essersi mai lasciato alle spalle la sua infanzia nelle periferie di Lione, tra la criminalità e la voglia di spaccare il mondo nel modo più negativo che esiste, motivo per cui forse non ha mai ricevuto dalla critica calcistica i meriti dei suoi successi. The Dream rimane nella storia di questo bellissimo sport, che spesso racconta storie che permettono di far riflettere, un po’ come questa.

Karim Benzema con la Francia
Karim Benzema con la Francia

 

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