🤐 Juventus, un silenzio ambiguo: Giuntoli tace, Allegri è solo

Juventus in crisi, sconfitta anche dalla Lazio: situazione tutt'altro che semplice alla Continassa dove Cristiano Giuntoli continua il proprio silenzio, lasciando Allegri da solo

Lorenzo Ferrai
3 Minuti di lettura
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Il gol di Marusic, arrivato al 93′ dell’ennesima prestazione deludente è solamente l’ultimo tassello di una crisi ormai certificata, dove la Juventus rischia anche la qualificazione in Champions. I bianconeri sono in caduta libera, avendo ottenuto una sola vittoria nelle ultime nove partite. Uno score da horror, che vede come apparente responsabile Massimiliano Allegri.

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Il ruolino della Vecchia Signora non può essere quello di una squadra che lotta per le posizioni di vertice. E in questi casi, in una società di un certo spessore, solitamente, il dirigente di maggiore spicco prende la parola e ci mette la faccia sul momento negativo della squadra. Invece, il comportamento di Cristiano Giuntoli risulta quantomeno ambiguo.

Ai microfoni post gara, anche dopo l’ultima sconfitta bruciante contro la Lazio, è toccato ad Allegri presentarsi di fronte ai giornalisti per rendere conto del momento della Juve. Solite domande, solite risposte. Max che mostra una calma solo apparente, poiché denota i segni di cedimento nervoso dovuto soprattutto al clima che si respira alla Continassa.

Massimiliano Allegri, allenatore della Juventus
Massimiliano Allegri, allenatore della Juventus @Twitter

Un gioco pericoloso

La Juve precipita e Allegri è sotto accusa. Va anche precisato però che Max è l’unico a metterci sempre la faccia, pur sapendo a cosa va incontro nelle interviste post gara. Ma è laltresì chiaro come non possa essere solo lui il punto di riferimento di questa squadra, davanti a tifosi e media. In tempi non sospetti, Beppe Marotta era solito fare da referente per la stampa, nei momenti positivi e in quelli bui. Giuntoli non si presenta mai ai microfoni, nonostante frequenti gli spogliatoi da una vita.

Le possibili spiegazioni di questa scelta non possono che essere due. La prima ipotesi è che Giuntoli e Allegri abbiano smesso di agire in sintonia, con il dt che ha lasciato Max in balìa del proprio destino, presupponendo un addio ormai scritto a fine anno. L’altra strada potrebbe essere un’inadeguatezza dello stesso Giuntoli nel parlare di fronte alla stampa. Un ottimo uomo mercato, ma un dirigente sotto il profilo emotivo, che sia in grado di tenere l’ambiente coeso.

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