Inter-Juventus, Szczesny: “Non penso abbiano qualcosa in più, sto studiando Calhanoglu”

Francesco Mazza
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Si avvicina a grandi passi il tanto atteso derby d’Italia tra Inter e Juventus, match di copertina della ventitreesima giornata di Serie A. Per entrambe le formazioni vincere permetterebbe di dare una prova di forza rispetto all’avversario, anche se viste le partite ancora a disposizione non si può dire che sia una sfida decisiva per lo scudetto. È dello stesso avviso anche il portiere bianconero Szczesny, intervenuto ai microfoni di TNT Sports: “Sicuramente è una partita molto molto importante per la classifica però mancano ancora 14-15 partite quindi non è la partita che decide lo scudetto. Detto questo, è una partita che darà un segnale forte al campionato se una delle due squadre riuscirà a portarla a casa”.

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In questa stagione la Juventus ha dimostrato di essere cresciuta sotto ogni aspetto e vorrà ancora una volta confermare quanto di buono fatto finora. Riguardo la possibile distanza con i nerazzurri, Szczesny si è così espresso: L’Inter è forte, molto forte ma non mi sento di dire che abbiano qualcosa in più rispetto a noi. Sono una squadra molto matura perché facendo tanti gol riesce comunque a non subite tanto. È tutto l’anno che stanno facendo molto molto bene, ma noi andiamo li con la speranza di portare a casa un risultato molto molto importante”.

Inter-Juventus, Szczesny: “Vlahovic sta bene fisicamente. Ricordo più bello? 2-3 a San Siro”

Il portiere della Juventus ha poi parlato anche di Vlahovic e Lautaro Martinez, che potrebbero essere decisivi per le due formazioni: “Sono certamente due attaccanti molto molto forti, io aggiungerei anche Osimhen che magari quest’anno non ha i numeri dell’anno scorso. Dusan sta molto bene fisicamente, si vede che dall’inizio del campionato si sente molto meglio rispetto all’anno scorso, poi i numeri parlano chiaro. Sta facendo più gol, ma anche a livello di gioco, sta lottando di più sulle palle alte, si vedono i risultati”.

Riguardo quale Inter-Juventus sia stato il più significativo: Il ricordo più bello in assoluto è quel 2-3 a San Siro nel 2017/18: è stata una partita dalle mille emozioni, che abbiamo vinto al 90′ con quel gol di Higuain e poi è stata la gara decisiva per lo scudetto quell’anno. È stata una delle emozioni più belle della mia carriera perché è stato il mio primo scudetto”.

Szczesny, Juventus
Szczesny, Juventus @livephotosport

Juventus, Szczesny su Allegri: “Bravo nei cambi e nel far sentire tutti importanti”

Stuzzicato sulle tre qualità della Juventus, Szczesny ha risposto: “Primo, il portiere.. (ride). No, direi la capacità di passare dei momenti difficili della gara senza subire occasioni da gol: soprattutto nella prima fase della stagione ci sono stati dei momenti dove non abbiamo giocato bene per lunghi tratti della partita senza subire gol e poi siamo riusciti a sbloccarla al 90′ e portare a casa anche un pareggio – che è meglio di una sconfitta – e questa è la grande qualità della Juve quest’anno. Secondo: credo la qualità dei giocatori singoli: credo di avere dei compagni molto forti. Terzo: l’allenatore”.

Proprio riguardo Allegri: “Io credo che il mister sia molto bravo ad azzeccare i cambi: capisce bene la partita e nei momenti giusti sa chi deve uscire, chi deve entrare, chi può cambiare la partita. È anche molto bravo a far sentire importanti quelli che non giocano dall’inizio. Ci ha sempre detto che chi va in panchina deve decidere la partita negli ultimi minuti e tante volte quest’anno è successo proprio questo. La capacità di leggere le partite è quindi la sua grande qualità. Le challenge? Ormai non ne fa più, anni fa ne faceva con i ragazzi: ora è invecchiato un pochettino quindi sa che non le può fare”.

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Sulla questione rigori: “Calhanoglu è forte: non c’è nemmeno tanto bisogno di studiarlo, perché è uno di quei rigoristi che quando tira come sa tirare puoi studiarlo per ora ma non lo pari lo stesso. Soprattutto quel rigore chiuso, molto forte, quando tira bene non c’è la possibilità di pararlo. Comunque sto studiando sia lui che Lautaro, anche lui è un buon rigorista. Sperando di non affrontare un rigore..”

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