Inter, focus su Lautaro Martinez: il Toro ha ancora fame

Redazione
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È una stagione incredibile quella che sta vivendo l’Inter di Simone Inzaghi. Molti erano sicuri che i nerazzurri avrebbero pagato il cambio di tecnico e il successivo mutamento di filosofia che questo comporta. La Beneamata è invece in piena corsa scudetto, pronta a difendere il titolo di campione d’Italia conquistato lo scorso anno grazie anche al magnifico percorso compiuto da Antonio Conte in soli due anni. Tra i protagonisti nella scorsa stagione, che si è riconfermato tale anche in questa, c’è Lautaro Martinez. Il Toro è stato indubbiamente un giocatore indispensabile per la compagine meneghina, in grado di realizzare diverse marcature e al contempo di creare spazi ai propri compagni di reparto.

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Lautaro Martinez (Inter)
Lautaro Martinez (Inter)

Lautaro Martinez: il toro argentino

Seppure la corrida non sia una manifestazione granché praticata in Argentina, il Toro è riuscito ad uscire vincitore da diverse arene. Lautaro Martinez nasce a Bahía Blanca, una piccola cittadina nella provincia di Buenos Aires, il 22 agosto del 1997. Dopo essere passato per le giovanili del Liniers e del Racing Club, il primo stadio in cui mise piede da professionista fu quello del club di Avellaneda nel 2015. La Academia, è così che viene chiamato il Racing Club, è una delle squadre più vincenti in Argentina e in Sudamerica. Lautaro ha vestito per quattro stagioni la maglia biancoceleste del club, le prime due con uno scarsissimo numero di gettoni, poi passò in pianta stabile alla prima squadra. Riuscì anche a giocare alcune partite della Copa Libertadores, trofeo di maggior prestigio in Sudamerica, l’equivalente della nostra Champions League. Le stagioni in Argentina non andarono particolarmente bene per il Racing Club, ma il Toro riuscì comunque a farsi notare, attirando così l’attenzione di diversi top club europei. L’Inter lo prelevò infatti nel luglio del 2018 al prezzo di 25 milioni di euro. Cifra decisamente importante per un giovane giocatore che dovrà anche affrontare tutte le difficoltà che comporta il trasferimento in un’altra nazione e in un altro campionato.

La sua prima stagione a Milano è piuttosto positiva: fa registrare 27 presenze e mette a segno 6 marcature in Serie A, debutta anche in Champions League e in Coppa Italia fa due gol in altrettante partite. L’anno successivo, la stagione 2019/2020 riesce a superarsi, a dimostrazione che il primo anno gli sia servito per ambientarsi. In Serie A realizza la bellezza di 14 reti in 35 presenze, riuscendo ad offrire anche 5 assist ai suoi compagni. Mette a segno inoltre anche le sue prime reti europee: una in Champions League e due in Europa League, dove l’Inter arriverà fino alla fine del torneo perdendo poi l’ultimo atto contro il Siviglia. Ma è la stagione dello scudetto quella che rende Lautaro Martinez un vero idolo a Milano: alla conquista della Serie A danno un contributo importante anche i suoi quasi venti gol, ne realizza 17. Ma la vena realizzativa non è l’unica abilità dell’argentino che va premiata: non indifferenti sono i 10 assist che servirà ai suoi compagni, il doppio rispetto alla passata stagione.

Lautaro Martinez, attaccante dell'Argentina (@ImageSport)
Lautaro Martinez, attaccante dell’Argentina (@ImageSport)

Campione d’America con l’Albiceleste

La carriera di Lautaro Martinez non si limita esclusivamente ai club. Il Toro è riuscito a convincere i commissari tecnici della selezione argentina a convocarlo in Nazionale anche per i tornei più importanti. Il suo esordio risale ad una partita contro la Spagna, giocata il 27 marzo del 2018 ma l’attaccante argentino ha preso parte anche alle spedizioni per la Copa America 2019 e per la Copa America 2021. Quest’ultima fu un successo per la selezione albiceleste: l’Argentina riuscì a vincere il torneo grazie anche alle reti del Toro, tre, di cui una in semifinale contro la Colombia. Così ottiene il primo trofeo con la propria nazionale, esattamente contro i rivali di sempre, i padroni di casa: il Brasile.

Le presenze con l’Argentina non si riducono però alla semplice Copa America: con la selezione albiceleste Lautaro ha giocato anche numerose sfide valide per la qualificazione alla Coppa del mondo che si terrà nel 2022 in Qatar, torneo in cui l’Argentina punterà sicuramente sull’attaccante nerazzurro per portare a casa un trofeo che manca da tanto tempo. Considerando tutte le competizioni, il Toro ha vestito la maglia albiceleste della Nazionale maggiore per 37 volte, realizzando anche 19 reti, numeri che lo portano di diritto tra i migliori calciatori argentini ancora in attività.

Esultanza Lautaro Martinez, Inter-Napoli
Mg Milano 21/11//2021 – campionato di calcio serie A / Inter-Napoli / foto Matteo Gribaudi/Image Sport
nella foto: esultanza gol Lautaro Martinez

Il Toro, un attaccante atipico

Lautaro Martinez è da tutti considerato una punta, e come si fa a dire di no visto i numeri che è riuscito a realizzare. Sono 27 i gol realizzati con la maglia del Racing Club in appena 48 presenze e ben 61 in 165 apparizioni con la casacca dell’Inter fra Serie A, Champions League, Europa League e Coppa Italia. Se però prendiamo in considerazione anche la notevole mole di assist che l’attaccante argentino ha fatto registrare, ci rendiamo conto che Lautaro Martinez è anche un altruista, molto più della media di un attaccante.

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Il Toro ha sempre giocato con attaccanti di grossa stazza, come Romelu Lukaku nella scorsa stagione o come Edin Dzeko in questa. Talvolta è quindi portato a fare un gioco tipico da seconda punta, ovvero creare occasioni per gli attaccanti “d’area” e così possiamo arrivare a spiegare il notevole numero di assist che Lautaro offre spesso ai propri compagni. Inoltre, è solito andare in pressing sui difensori avversari, facendo in modo che, quando possibile, questi abbiano difficoltà a costruire una manovra di gioco offensiva e si vengono a creare opportunità di riconquistare il pallone in zone di campo favorevoli.

Lautaro, Inter
Lautaro, Inter

La stagione di Lautaro Martinez: a digiuno da alcune partite

La stagione di Lautaro Martinez era cominciata nel migliore dei modi: nelle prime 6 gare di Serie A l’attaccante argentino aveva messo a segno ben 5 reti. Adesso però le cose non vanno per il meglio: il Toro è a digiuno da una serie di partite che comincia dalla vittoria contro la Salernitana per 0-5 del 17 dicembre. Quella fu proprio l’ultima occasione in cui riuscì a mettere il pallone in rete su azione e in campionato, ad eccezione del gol su rigore del 12 gennaio nella finale di Supercoppa Italiana contro la Juventus, e dopo sette partite a secco di marcature, cominciano a sorgere i primi fastidi per un attaccante del suo calibro. Nelle prossime partite Lautaro proverà a sbloccarsi per riprendere in mano l’Inter e accompagnarla, ancora una volta, nella corsa scudetto.

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