Genoa-Cagliari, Gilardino: “Gara importante, mettiamo un timbro sul campionato”

Le parole in conferenza stampa del tecnico del Genoa, Alberto Gilardino, alla vigilia della sfida casalinga contro il Cagliari, in programma lunedì alle 20.45

Francesco Mazza
3 Minuti di lettura
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A chiudere il programma della trentaquattresima giornata di Serie A sarà il match tra Genoa e Cagliari, fissato per lunedì 29 aprile alle 20.45. Alla vigilia della sfida, ha parlato in conferenza stampa Alberto Gilardino: “Incontriamo una squadra viva e mentalmente molto forte, che ha trovato certezze e conferme. L’allenatore ha dato una solidità al gruppo che gli ha permesso di essere coscienti delle loro qualità. Sappiamo dell’importanza della gara, è il momento di mettere un timbro su questo campionato. Serve concretezza ed agonismo”.

Riguardo a possibili novità di formazione: “Penso che, chi più e chi meno, abbia interpretato il proprio ruolo al meglio. Penso che Bohinen che è un grande professionista. Lo tengo in considerazione, posso capire le sue sensazioni ma mi auguro ci sia la possibilità di avere spazio da qui alla fine. Però è importante avere compattezza domani”.

Gilardino si è espresso sugli infortunati: “Ci auguriamo che per Messias e Malinovskyi ci possano essere situazioni positive nelle prossime settimane. È normale che ci siano stati infortuni molto lunghi. Per Bani è molto lungo, non so se lo recupereremo per la fine del campionato. Mattutto sta avendo un recupero veloce, è una piacevole sorpresa. Può essere che rientri prima delle due settimane”.

Gilardino: “Gudmundsson e Retegui devono determinare, Ranieri persona di spessore”

Su Gudmundsson e Retegui: “Naturale che siano due giocatori importanti per questa squadra ma devono dimostrarlo ogni partita perché il calcio ti chiede quello. È una totale richiesta nelle partite dare risposte di sacrificio e di aiuto alla squadra oltre ad essere decisivi in tante situazioni. Questo è il contributo che mi aspetto da parte loro e che hanno fatto in modo positivo. Devono continuare a tenere alta questa mentalità. Loro sono i più avanti di tutti, sono i primi difendenti e quando hanno la palla devono determinare”.

In chiusura, riguardo Ranieri: “Allenatore che rispecchia il suo modo di essere e il suo modo di porsi in panchina. È una persona di grande spessore e questo lo si nota nel modo in cui si approccia alla gara. La squadra percepisce questo atteggiamento e lo trasforma in campo. Ha ottenuto risultati eccellenti, ha vinto, è un allenatore di grande esperienza. Per me è un orgoglio e un motivo di grande responsabilità potermi confrontare con lui”.

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