A chiudere il programma della trentaquattresima giornata di Serie A sarà il match tra Genoa e Cagliari, fissato per lunedì 29 aprile alle 20.45. Alla vigilia della sfida, ha parlato in conferenza stampa Alberto Gilardino: “Incontriamo una squadra viva e mentalmente molto forte, che ha trovato certezze e conferme. L’allenatore ha dato una solidità al gruppo che gli ha permesso di essere coscienti delle loro qualità. Sappiamo dell’importanza della gara, è il momento di mettere un timbro su questo campionato. Serve concretezza ed agonismo”.
Riguardo a possibili novità di formazione: “Penso che, chi più e chi meno, abbia interpretato il proprio ruolo al meglio. Penso che Bohinen che è un grande professionista. Lo tengo in considerazione, posso capire le sue sensazioni ma mi auguro ci sia la possibilità di avere spazio da qui alla fine. Però è importante avere compattezza domani”.
Gilardino si è espresso sugli infortunati: “Ci auguriamo che per Messias e Malinovskyi ci possano essere situazioni positive nelle prossime settimane. È normale che ci siano stati infortuni molto lunghi. Per Bani è molto lungo, non so se lo recupereremo per la fine del campionato. Mattutto sta avendo un recupero veloce, è una piacevole sorpresa. Può essere che rientri prima delle due settimane”.
Gilardino: “Gudmundsson e Retegui devono determinare, Ranieri persona di spessore”
Su Gudmundsson e Retegui: “Naturale che siano due giocatori importanti per questa squadra ma devono dimostrarlo ogni partita perché il calcio ti chiede quello. È una totale richiesta nelle partite dare risposte di sacrificio e di aiuto alla squadra oltre ad essere decisivi in tante situazioni. Questo è il contributo che mi aspetto da parte loro e che hanno fatto in modo positivo. Devono continuare a tenere alta questa mentalità. Loro sono i più avanti di tutti, sono i primi difendenti e quando hanno la palla devono determinare”.
In chiusura, riguardo Ranieri: “Allenatore che rispecchia il suo modo di essere e il suo modo di porsi in panchina. È una persona di grande spessore e questo lo si nota nel modo in cui si approccia alla gara. La squadra percepisce questo atteggiamento e lo trasforma in campo. Ha ottenuto risultati eccellenti, ha vinto, è un allenatore di grande esperienza. Per me è un orgoglio e un motivo di grande responsabilità potermi confrontare con lui”.