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Quinto appuntamento del mondiale di Formula 1, si corre a Miami per la prima volta in assoluto. Un Gran Premio particolarmente atteso dal pubblico mondiale, con un circuito completamente inedito che sorge in un parcheggio, serpeggiando intorno all’Hard Rock Stadium, casa dei Miami Dolphins. Qui presenti, oltre a migliaia di persone, anche un numero elevatissimo di vip come Kaka, Michael Jordan o Serena Williams, pronti tutti insieme a supportare i protagonisti di questo campionato di Formula 1.
Le qualifiche di sabato hanno regalato una prima fila alla Ferrari, con Leclerc autore della pole position e Sainz appena alle sue spalle. Solamente terza la Red Bull di Verstappen, a causa di un errore nel secondo tentativo. L’altro pilota della Red Bull è partito invece al fianco dell’olandese, in quarta posizione.
Formula 1, la cronaca del GP di Miami
Buono lo spunto di Leclerc in partenza, che riesce a difendere la prima posizione. Non altrettanto positiva la partenza del suo compagno di squadra, Carlos Sainz, che viene sorpassato immediatamente da Max Verstappen. Il campione del mondo si mette subito a caccia del monegasco, leader del mondiale piloti. L’olandese riduce il gap giro dopo giro e riesce ad incollarsi al posteriore della Ferrari numero 16, riuscendo a sopravanzarla. Da lì, la gara di Leclerc si complica sempre di più.
Gran Premio non semplice neanche per Checo Perez: il messicano è riuscito ad avvicinarsi sempre più a Sainz, sul più bello però ha riscontrato una perdita di potenza nel motore che gli ha fatto perdere moltissimi secondi. Leclerc è il primo dei quattro a rientrare ai box per cambiare le proprie coperture ma, quando Verstappen effettua il proprio pit stop, torna davanti e fa registrare giro veloce su giro veloce, allungando sempre più sul monegasco.
Nel miedfield assistiamo invece a numerose lotte fra tutte le scuderie, con Hamilton, Schumacher e Vettel tra i piloti più in forma. Proprio nel centro del gruppo arriva un brutto incidente nel corso del 41° giro fra Gasly e Norris, con il pilota britannico costretto dunque al ritiro. La direzione gara decide quindi di inserire una safety car per ripulire il tracciato e spostare la McLaren. Sergio Perez effettua il secondo più stop, montando quindi una mescola più morbida rispetto ai rivali.
I giri successivi al regime di safety car sono un vero caos, con il messicano della Red Bull incollato all’ala posteriore di Sainz e, a sua volta, Leclerc sul retrotreno della vettura di Verstappen. La grandissima velocità massima della monoposto del team austriaco permette al campione del mondo in carica di difendere la posizione fino alla bandiera a scacchi: Verstappen vince la prima edizione del GP di Miami, terminano sul podio le due Ferrari.
1 Verstappen, Red Bull
2 Leclerc, Ferrari
3 Sainz. Ferrari
4 Perez, Red Bull
5 Russel, Mercedes
6 Hamilton, Mercedes
7 Bottas, Alfa Romeo
8 Ocon, Alpine
9 Alonso, Alpine
10 Albon, Williams
11 Ricciardo, McLaren
12 Stroll, Aston Martin
13 Tsunoda, Alpha Tauri
14 Latifi, Williams
15 Magnussen, Haas
16 Schumacher, Haas
DNF Vettel, Aston Martin
DNF Gasly, Alpha Tauri
DNF Norris, McLaren
DNF Zhou, Alfa Romeo
