Evoluzione Napoli, De Laurentiis accelera la rifondazione: un occhio al futuro dell’allenatore 👁️

De Laurentiis accelera la rifondazione del Napoli dopo prestazioni deludenti, puntando su nuovi vertici e un nuovo allenatore per proiettare il presente nel futuro

Redazione
4 Minuti di lettura
- Pubblicità -

Seguici sui nostri canali

Il presente sta proiettando il Napoli nel futuro sempre più rapidamente: le recenti prestazioni contro il Frosinone e soprattutto l’Empoli non hanno portato altri risultati se non accelerare il processo di rifondazione. Questo processo deve prima di tutto comportare una rigenerazione tecnica, ma non si limita a questo.

- Pubblicità -

De Laurentiis è ben consapevole di ciò che deve essere sistemato, dove intervenire e cosa è andato storto, specialmente per quanto riguarda il mercato, che si è rivelato un fallimento sia in estate che in inverno.

Di conseguenza, ha già iniziato a muoversi per evitare gli stessi errori che hanno coinciso con l’addio di Giuntoli: ha deciso di puntare su Giovanni Manna, suo vice alla Juve, assegnandogli ufficiosamente il ruolo di responsabile dell’area sportiva, che diventerà ufficiale alla fine della stagione.

Il secondo passo sarà la scelta del nuovo allenatore, il quarto in dodici mesi, con la speranza che sia l’ultimo per un lungo periodo. Il presidente mira a un progetto pluriennale, solido e ambizioso, esattamente come lui.

È stato il primo a essere deluso da quanto accaduto in una stagione paradossale e sta valutando attentamente candidati e profili, cercando spessore professionale e caratteriale, oltre a qualità tecniche e umane.

È consapevole che il nuovo allenatore del Napoli dovrà essere in grado di orientare il gruppo, proprio come faceva Spalletti, di allenare uomini oltre che calciatori, di risvegliare gli stimoli sopiti, la fame di successo e la tensione dopo il trionfo. Una frenata è normale, ma il crollo è stato eccessivo. Perciò, il presidente ha fretta e vuole chiudere il cerchio nel minor tempo possibile, azzerando e proiettando definitivamente il presente nel futuro.

- Pubblicità -

La lista dei candidati ideali rimane costante, con figure di grande autorevolezza: Stefano Pioli, 58 anni, già vincitore di uno scudetto con il Milan, attualmente sotto i riflettori di San Siro poiché ogni ciclo, anche il più glorioso, giunge al termine; Gian Piero Gasperini, 66 anni, considerato il guru della Dea, una figura che ha suscitato passione nel presidente fin da quando, 13 anni fa, è stato per un giorno allenatore del Napoli (prima del repentino ritiro del riluttante Mazzarri); in cima a loro, ma in secondo piano, Antonio Conte, 54 anni, che ha ricevuto l’offerta di guidare gli azzurri in difficoltà lo scorso ottobre, al termine della breve parentesi di Rudi Garcia; infine, Vincenzo Italiano, 46 anni, il più giovane del gruppo ma certo non il meno talentuoso, attento alla sua evoluzione fin dai tempi in cui allenava lo Spezia.

A parte Conte, che è libero da un anno dopo aver terminato la sua esperienza al Tottenham, i tre allenatori menzionati hanno tutti le proprie idee abbastanza chiare. Pioli e Italiano sono entrambi in bilico sul punto di separarsi rispettivamente da Milan e Fiorentina, mentre Gasperini ha giustamente posto la sua priorità sulla semifinale di Europa League prima di considerare altro.

De Laurentiis, tuttavia, è determinato a chiudere un capitolo: mettere fine al ciclo, concludere la storia, chiudere la parentesi. E sarebbe ancora meglio se nell’archivio finissero tutti i brutti ricordi che sono seguiti alla più splendida e storica stagione degli ultimi 33, ormai 34 anni, dell’azzurro. Il Napoli deve riniziare da capo, e il presidente vuole rielaborare e reiniziare. E ravvivare: il momento della decisione è imminente.

- Pubblicità -

Ultime Notizie

Ultima Ora

Accedi per ricevere Aggiornamenti

Segui le squadre o le competizioni che preferisci per restare sempre aggiornato!

Proseguendo dichiari di aver letto e compreso
l’informativa privacy

P