Coin of Champions, Giancarlo Fisichella tra gli ambassadors: una carriera ad alta velocità

Redazione
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Il mondo si evolve. Non solo grazie alla tecnologia, ma la pandemia di Covid-19 ha stravolto il nostro stile di vita. È proprio adesso che prendono ancor più importanza le criptovalute e il progetto Coin of Champions, cui è possibile iscriversi cliccando qui. COC è il primo token supportato da atleti del presente e del passato. Tra gli ambassadors vediamo infatti nomi di assoluto rilievo, quali Ronaldinho, Filippo Inzaghi, Marco Materazzi, e Christian Vieri. Ma non sono presenti soltanto campioni del calcio, tra i testimonial figura anche il nome di Giancarlo Fisichella, ex pilota di Formula 1 e attualmente pilota Ferrari nella categoria GT. Andiamo dunque a vedere la carriera del pilota di Roma.

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Carriera al via dai kart: vicecampione d’Europa

Giancarlo Fisichella nasce a Roma il 14 gennaio 1973. A 8 anni comincia a correre sui go kart, disciplina di riferimento per chi spera di diventare un pilota professionista. Già da piccolo dunque, Fisichella mette in mostra le sue doti nella guida, vincendo quattordici gare nel 1984, trentacinque tra 1985 e 1987 nei campionati nazionali. Nel 1988 gareggiare anche il campionato del mondo, dove fa segnare una pole position e, in gara, si ritira mentre è leader. In quell’anno si aggiudica ventuno vittorie, vincendo anche il campionato nazionale. La stagione successiva, nel 1989, vince ventuno gare, piazzandosi ancora una volta primo nel campionato nazionale, e facendo segnare un secondo posto nel campionato europeo, un quarto posto nel campionato del mondo e primo nel campionato intercontinentale. Il 1990 non è un anno particolarmente brillante, ma nel ’91 torna ad essere vicecampione d’Europa.

Formula 3, rampa di lancio per il grande salto

Nel 1992, Fisichella ottiene la possibilità di correre nel campionato Formula 3. La vettura fornitagli dal team RC Motorsport è una Dallara-Opel, motorizzata dunque dal marchio tedesco. Proprio in quell’anno, il pilota romano vince il Gran Premio di Imola, piazzandosi all’ottavo posto nella classifica finale di campionato. Nel ’93, grazie anche alla maggiore esperienza acquisita, arriva secondo nella classifica generale, conquistando anche una pole position nel prestigiosissimo GP di Monaco.

Il 1994 è l’anno della sua consacrazione: vince tredici delle venti gare in calendario, vincendo il Gran Premio di Monaco e una manche del GP di Macau, conquistando anche il titolo di Formula 3. È probabilmente grazie a questo trionfo che la carriera prende una svolta importante, vittoria che apre a Fisichella le porte del mondo della Formula 1, dapprima come test driver in Minardi nel 1995, poi come pilota ufficiale della scuderia emiliana.

1995: tra Formula 1, DTM e ITCC

Da pilota collaudatore del team Minardi, Giancarlo Fisichella ha l’opportunità di gareggiare in altri campionati. Nel 1995 corre dunque con vetture Turismo, nell’International Touring Car Championship e nel Deutsche Tourenwagen Meisterschaft, meglio noto come DTM. Questo campionato ha un’importanza enorme in Germania, quasi al pari del mondiale di Formula 1, e Fisichella, con la sua Alfa Romeo 155 V6 TI del team Alfa Corse 2. Chiude al decimo posto nel campionato ITCC e al quindicesimo nel DTM.

Al contempo, Fisichella ha l’opportunità di fare un test con la Ferrari nel circuito di Fiorano, utilizzando la 412 T2 di Jean Alesi e Gerhard Berger, vettura che vinse il Gran Premio del Canada in quell’anno. Questa parentesi con la scuderia di Maranello è solo il primo episodio di quella che sarà una lunga avventura tra Fisichella e il cavallino rampante, ma ci torneremo in seguito.

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Giancarlo Fisichella (Minardi)
Giancarlo Fisichella (Minardi)

Da Minardi a Jordan, arrivano i primi podi in Formula 1

La stagione 1996 vede la partecipazione di Fisichella a ben otto Gran Premi di Formula 1 con il team Minardi. Purtroppo, fu una stagione difficile, anche se già in quelle prime battute della sua lunga carriera si capì che il pilota italiano aveva la stoffa per gareggiare nella categoria regina dell’automobilismo. La Minardi M195-B, versione evoluta della precedente vettura del team emiliano, non si dimostrò particolarmente competitiva in quella stagione, così Giancarlo Fisichella si dovette accontentare di un ottavo posto al GP del Canada come miglior risultato in stagione, senza prendere alcun punto per il mondiale.

Nel 1997, Fisichella ha l’opportunità di trasferirsi nel team Jordan Grand Prix. Il ’97 è dunque l’anno del riscatto: la vettura irlandese, motorizzata Peugeot, si rivela molto competitiva e il pilota laziale può finalmente far registrare i primi punti validi per il campionato mondiale di Formula 1. Inoltre, Fisichella, registra anche i sui primi podi: arriva secondo in Belgio, nel noto circuito di Spa-Francorchamps e terzo in Canada. Inoltre sfiora il podio anche a Monza e in Austria, chiudendo comunque la stagione in ottava posizione in classifica generale.

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Gli anni in Benetton e il ritorno in Jordan: arriva la prima vittoria

Nel 1998 passa al team anglo-italiano Benetton Formula, diretto da Flavio Briatore. Qui centra il primo podio in Formula 1 al GP di Monaco e la sua prima pole position nella classe regina all’A1 Ring, attuale Red Bull Ring, in Austria. Nel ’99 arriva secondo, alle spalle di Häkkinen, al GP del Canada e la stagione diventa abbastanza travagliata. Fisichella è infatti costretto a numerosi ritiri per problemi tecnici legati alla vettura. Nel 2000, con la B200, nuova vettura del team Benetton, il pilota italiano fa segnare solamente un podio, secondo in Brasile, ma conclude comunque sesto in classifica piloti alla fine dell’anno. Nel 2001, nonostante tutte le difficoltà manifestate dalla vettura di casa trevigiana, riesce comunque ad arrivare a podio al Gran Premio del Belgio. Al termine della stagione decide però che è arrivato il momento di cambiare aria, così torna alla Jordan.

Il 2002, anno del ritorno con il team irlandese, è un anno particolarmente complesso: la monoposto offerta dal team Jordan, la EJ12, non è in grado di terminare le gare senza problemi: ben sette volte Fisichella è costretto a ritirarsi per problemi tecnici. Nel 2003 invece raggiunge quello che è il sogno di ogni pilota, vincere un Gran Premio di Formula 1. In Brasile si assiste ad una gara caotica a causa di un temporale che ha portato a numerosi incidenti. La gara è così confusionaria che alla bandiera a scacchi, viene dichiarato vincitore Kimi Raikkonen. Solo successivamente ci si rende conto di un errore nel calcolo dei giri e Fisichella vince la sua prima gara di Formula 1.

Fisichella-Renault
Giancarlo Fisichella ai tempi della Renault in Formula 1

Da Renault alla Ferrari: campione del mondo costruttori

Dopo aver passato la stagione 2004 in Sauber senza particolari risultati degni di nota, l’attuale ambassador di COC approda in Renault. Questa è probabilmente la parentesi migliore della sua carriera in Formula 1: con il team francese, diretto ancora una volta da Flavio Briatore, il pilota italiano ottiene altre due vittorie da aggiungere al proprio palmares, una nel 2005 in Australia e una nel 2006 in Malesia, e vince anche due titoli costruttori, oltre che essere stato compagno di squadra nei mondiali piloti vinti da Fernando Alonso in questo biennio. È nel 2006 che il romano ottiene il proprio miglior piazzamento nella classifica del mondiale, registrando un quarto posto. Nel 2007 il marchio transalpino non riesce a costruire una monoposto altrettanto competitiva e non arrivano risultati degni di nota.

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Alonso-Fisichella
Fernando Alonso e Giancarlo Fisichella ai tempi della Renault

Nel 2008 approda in Force India, nuova scuderia nel paddock di Formula 1, e nell’agosto 2009, ottiene il suo primo podio con il nuovo team, secondo posto in Belgio. Pochi giorni dopo, Fisichella accetta l’offerta della Ferrari, che era alla ricerca di un sostituto di Luca Badoer, che a sua volta aveva sostituito Felipe Massa, infortunato. Le ultime cinque gare della stagione con la scuderia di Maranello non sono eccezionali, a causa principalmente di una vettura, la F60, che non si dimostrò all’altezza. Si chiude così la carriera di Fisichella nell’affascinante mondo della Formula 1.

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Il passaggio alle gare endurance: le vittorie a Le Mans

Dopo la poco brillante parentesi con la Scuderia Ferrari in Formula 1, Fisichella passa al mondo delle competizioni di durata: continua l’avventura con Ferrari, nel team AF Corse, ramo endurance del team di Maranello. Vince per due volte la 24 ore di Le Mans, in categoria GT Pro: la prima volta nel 2012, la seconda nel 2014, sempre sulla Ferrari 458 Italia GT2. Nel 2013 si piazza secondo in classifica generale nel campionato WEC, serie dedicata proprio alle gare endurance.

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