🏃 Chi vuole la salvezza? Sassuolo in rovina e Frosinone sugli scudi, arranca l’Udinese

Altro giro altra corsa, con la lotta salvezza che imperversa: per un Sassuolo che cade in rovina c'è un Frosinone sugli scudi che prende fiducia. L'Udinese arranca e percepisce segnali di sventura, Cagliari ad un passo dall'obbiettivo

Lorenzo Zucchiatti
9 Minuti di lettura
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In attesa del monday night offerto da Genoa e Cagliari, un’altra giornata di Serie A è spirata, portando con se nuove indicazioni tanto per l’Europa quanto per la salvezza. Ed è proprio la lotta per non retrocedere a rimanere una delle attrazioni principali di questa Gardaland che è il nostro campionato. Qualcuno, come il Lecce, si è messo in sicurezza e veleggia serenamente verso l’obbiettivo, qualcun altro, la Salernitana, ha già detto addio alla massima serie.

Ne rimangono 6 che, a 4 giornate dal termine, dovranno ingaggiare una lotta all’ultimo sangue per mettere il musetto davanti, per dirla alla Allegri, e tagliare la linea del traguardo prima delle altre. Da un Sassuolo caduto in rovina, fino ad un Cagliari con un set point goloso questa sera a Marassi, passando per Udinese, Empoli, Frosinone e Verona, ne vedremo delle belle tra scontri diretti e sfide a distanza, per scoprire chi vuole veramente la salvezza.

Un Sassuolo senz’anima

Neanche un mago come Ballardini, facente parte di quegli allenatori alla Nicola chiamati per miracolose salvezze, sta riuscendo a dare un anima a questo Sassuolo, asfaltato da una Fiorentina con tante riserve in campo e di cui si è spesso sottolineato la difficoltà di mandare in gol i propri attaccanti. E in verità a trovare la rete (5-1) sono infatti stati esterni d’attacco ed un Martinez Quarta d’antologia, al suo 8° centro stagionale, lui che è un centrale di difesa.

Andrea Pinamonti, Sassuolo @livephotosport

Il gol di Thorstvedt, una delle pochissime note positive dei neroverdi e corteggiato dal Bologna per l’estate, è solo l’illusione di poter riaprire una gara dove la squadra non ha mostrato amor proprio, dignità, voglia di lottare per un obbiettivo che non era neanche messo in discussione ad inizio anno, eppure eccoci qui.

Un Sassuolo senz’anima insomma, che al di là dell’assenza pesante di Berardi, sta dimostrando di non crederci in questa salvezza, abbandonandosi ad un destino sempre più segnato. Lo stesso Ballardini ha parlato di spirito e aggressività sbagliati, cose che si trascinano però da più giornate e stanno portando nel baratro i neroverdi.

Fattore Berardi

I tanti detrattori, convinti che gli emiliani non meritino la Serie A, non dovendo rendere conto ad una folta ed esigente tifoseria e giocando a detta loro solo per il bilancio, non saranno di certo scontenti, al di là delle motivazioni che stanno portando il Sassuolo alla rovina. A cominciare dal fattore Berardi, una mancanza pesantissima per i neroverdi tanto per il carisma del numero 10 quanto per le statistiche con e senza di lui.

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Infortunio Berardi, Verona-Sassuolo

Nelle 17 giornate con il fantasista della Nazionale, il Sassuolo ha collezionato 19 punti, mentre nelle altre 17 senza di lui sono solo 7, una differenza abissale che fotografa perfettamente l’importanza di Berardi per la squadra. Non può però esaurirsi tutto qui, posto che i ragazzi di Ballardini sembrano aver mollato già da un po’ di tempo. 5 punti dalla salvezza; Inter, Genoa, Cagliari e Lazio per tentare un’impresa che, al momento, non sembra possibile.

Tra paura e sfortuna: l’Udinese trema

Settimane tutt’altro che facili anche in casa Udinese, che dopo 28 anni consecutivi di onorato servizio, sta rischiando, come mai nelle passate stagioni, di abbandonare la Serie A. I numeri effettivamente per i friulani sono impietosi: solo 4 vittorie in campionato, per di più contro Juventus, Bologna, Milan e Lazio, con la sola pareggite cronica (17 su 34) a tenere in piedi una classifica che ora dice terz’ultimo posto a -2 dal terzetto Empoli, Frosinone, Verona.

Ciò che veramente preoccupa l’ambiente sono i segnali di sventura che la squadra sta cogliendo da tutto il campionato ed in particolare nelle ultime settimane: se le partite giocate dai bianconeri fossero finite tutte al 90′, senza recupero, l’Udinese avrebbe 7 punti in più, mentre se fossero terminate all’85’ addirittura 13. Ciò si traduce in paura e sfortuna che assale i friulani nei finali di gara, senza i quali la salvezza sarebbe già acquisita.

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Un dato che avrà sicuramente colto Cannavaro, nuovo allenatore subentrato a Cioffi, in questo suo inizio di esperienza. Prima il gol di Cristante al 94′ nella ventina di minuti da recuperare con la Roma, poi la trasferta di Bologna che regala un pareggio amaro, con l’Udinese passata in vantaggio, con l’uomo in più dopo l’espulsione di Beukema, raggiunta da Saelemaekers e con il palo all’ultimo secondo di gara a negare il gol a Davies.

Sensazioni che non possono dunque essere buone, un’ambiente che percepisce come, in mezzo a paura ed errori, tutto sembra girare per il verso sbagliato, e intanto le altre macinano punti. Il finale di campionato dell’Udinese è da brividi: dopo il Napoli in casa, un trittico di gare da non fallire, con Lecce, Empoli e Frosinone, per ottenere una salvezza da non fallire ad ogni costo.

Tris in fuga: Empoli, Frosinone e Verona

Situazione drammatica dunque per Sassuolo e Udinese, costrette ora ad inseguire chi invece sta riuscendo al momento a tenersi fuori dalla zona rossa. Subito sopra le squadre di Ballardini e Cannavaro c’è un tris in fuga a quota 31 che ha tutta l’intenzione di allungare. A cominciare da un Empoli che ha alternato vittorie e sconfitte nelle ultime giornate, trovando ieri il ko nella difficile trasferta di Bergamo contro un’Atalanta in grande forma.

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Nicolò Cambiaghi, Empoli

Prima del gran finale con Lazio, Udinese e Roma, la squadra di Nicola è chiamata ad affrontare lo scontro salvezza cruciale contro il Frosinone nell’ultimo turno che, dopo essere stata tra le squadre più in difficoltà di questo 2024, ha avuto una reazione d’orgoglio importante, ottenendo 7 punti nelle ultime 5 ed uscendo dalla zona retrocessione. Per i ciociari poi Inter, Monza e Udinese per chiudere il campionato.

Chiude il terzetto un Verona che anche nella sconfitta contro la Lazio dimostra di essere più vivo che mai e di seguire il proprio allenatore, anche di fronte ad un gennaio che aveva smantellato completamente la squadra. Serie A che si chiuderà per gli scaligeri con Fiorentina, Torino, Salernitana e Inter, per ottenere una salvezza che costituirebbe la nuova impresa di Baroni dopo quella di Lecce.

Cagliari a Genoa per chiudere i conti

Solo una sfida manca all’appello per completare la 34ª giornata di Serie A, quel posticipo del lunedì che ha ancora la salvezza come protagonista. Non per i padroni di casa, un Genoa ormai parcheggiato in centro classifica da mesi, ma per gli ospiti, un Cagliari che può di fatto chiudere in conti in caso di vittoria. Sono 3 i punti di vantaggio dei sardi sull’Udinese, con un successo che permetterebbe di scappare in maniera decisiva.

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Gianluca Lapadula e Claudio Ranieri, Cagliari @livephotosport

Un capolavoro l’ultimo mese della banda di Ranieri, che dopo il pareggio interno con il Verona ha ottenuto 5 punti contro Atalanta, Juventus e Inter, esattamente come il resto del campionato, che ha avuto una svolta con le dimissioni rifiutate dalla squadra. Da quel momento il Cagliari ha spiccato il volo, e dopo l’impresa della promozione acciuffata all’ultimo pallone buttato in area e trasformato in rete da Pavoletti nella finale play-off contro il Bari, la salvezza è alla portata, con Lecce, Milan, Sassuolo e Fiorentina a chiudere il tutto.

Tutto in 4 giornate per le 6 coinvolte nella lotta per non retrocedere: costrette a rincorrere Sassuolo e Udinese, al momento condannate al passo del gambero, in fuga Empoli, Frosinone, Verona e Cagliari. Chi vuole la salvezza?

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