Caso arbitri, Gravina: “Denuncia atto di coraggio, ma bisogna metterci la faccia”

Francesco Mazza
2 Minuti di lettura
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Negli scorsi giorni si è alzato un nuovo polverone intorno agli arbitri dovuto al racconto di un direttore di gara ai microfoni delle Iene. Sull’argomento è intervenuto il presidente della FIGC Gabriele Gravina, le cui parole sono state riportate dall’Agenzia Giornalistica Opinione.

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Le denunce, a mio avviso, rappresentano un atto di coraggio, da apprezzare, ma devono essere denunce fondate. L’arbitro anonimo non deve avere paura. Ma non diamo la salvaguardia perché quelle norme sono a tutale della verità, non delle calunnie. Noi per questo abbiamo voluto comunque presentare un esposto. Perché se quelle cose che sono state denunciate, evidenziate, dovessero corrispondere al vero, saranno perseguite, ma devono essere vere”.

Gravina ha continuato: “Se parli sei fuori? No, sei fuori se tu calunni. L’arbitro anonimo, se avesse raccontato cose vere e ci avesse messo la faccia, avrebbe continuato ad arbitrare, ne sono convinto. Sono certo perché ci sono delle condizioni che noi comunque dobbiamo salvaguardare. Non possiamo permettere che ci possano essere delle strumentalizzazioni che poi vanno a intaccare l’equilibrio del nostro sistema. Se c’è verità, la verità emerge sempre e noi la tuteliamo. Però non sempre l’uomo si contraddistingue per il suo coraggio”.

Gravina: “Altri arbitri hanno confermato? Lo mettano per iscritto”

Riguardo il fatto che alcuni arbitri abbiano contattato la redazione delle Iene per confermare quanto denunciato, Gravina ha così tuonato: E lo mettano per iscritto. Cosa temono? Ho visto ex arbitri che rivendicano qualcosa di infondato. Ci sono stati dei percorsi sotto un profilo di giustizia sportiva e non solo. E se hanno perso tutti i gradi di giudizio non mi sembra che siano ragioni fondate. Però ribadiamo un concetto fondamentale: massima disponibilità ad accogliere tutto. Noi agiamo con la massima trasparenza. Per questo il nostro esposto alla Procura della Repubblica va in quella direzione”.

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