Cagliari, alla scoperta di Stefano Capozucca: uomo della rivoluzione rossoblu

Redazione
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Stefano Capozucca, direttore sportivo del Cagliari, ha avuto una lunga carriera da dirigente in diversi club importanti sul suolo nazionale. La sua avventura comincia nei dilettanti con il Corsico, dove occupa il ruolo di direttore generale. A Cagliari occupa invece la posizione di direttore sportivo, ovvero uomo mercato dei sardi, che stanno attuando una vera e propria rivoluzione in questa sessione di calciomercato invernale.

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La breve carriera da giocatore

Stefano Capozucca ha anche giocato a calcio per pochi anni: la sua breve carriera si svolge principalmente in club dilettantistici. La sua prima squadra è il Monza, che nella stagione 1973-1974 milita in Serie C, un bel traguardo per un ragazzo di appena 19 anni. Ma Capozucca, difensore centrale, viene ceduto al termine della stagione all’HSL Derthona, squadra di Tortona, in provincia di Alessandria. Il primo luglio del 1975 viene ceduto alla Biellese, altra squadra dilettantistica con cui fa registrare 243 presenze e due reti nelle nove stagioni con la maglia dei piemontesi. Al termine della stagione 1983-1984 Capozucca decide di appendere gli scarpini al chiodo, ritirandosi dunque dal calcio giocato all’età di appena 29 anni.

L’avvio della carriera dirigenziale, strada verso la Serie A

Il percorso di Stefano Capozucca è stato molto lungo per arrivare dove si trova oggi. La carriera da dirigente, come già preannunciato, comincia nella stagione 1994-1995 al Corsico, squadra dell’omonimo comune della città metropolitana di Milano. La società lombarda milita nel campionato nazionale dilettanti e, dopo appena un anno da direttore generale, Capozucca decide di cambiare aria. Nel ’95 giunge quindi alla Pro Patria, squadra lombarda che, proprio in quella stagione, tornò a giocare tra i professionisti, nel campionato di Serie C. La squadra arrivò a giocare i playoff per salire in serie cadetta, ma il percorso dei lombardi terminò in semifinale contro il Lumezzane.

Al termine della stagione, il dirigente romano decide ancora una volta di cambiare squadra, restando però in provincia. Nel 1996 occupò infatti il ruolo di direttore generale al Varese, squadra in cui resterà per diversi anni, fino alla stagione 2001-2002, ottenendo anche una promozione in Serie C1. Nell’estate del 2002 passerà poi alla Ternana, dove resterà per due anni, portando con sé il suo allenatore di fiducia, Mario Beretta. Prima esperienza in cadetteria, dove dimostra comunque di saper svolgere bene il suo lavoro: la squadra umbra si piazzerà infatti al quinto posto in Serie B nel 2002-2003 e settima nel 2003-2004, ad appena quattro punti dalla Fiorentina per l’ultima posizione utile ai playoff.

Stefano Capozucca
Stefano Capozucca

La promozione e il caso combine

Nell’estate del 2004 passa al Genoa, che milita ancora in Serie B ma che ha grandi ambizioni per la promozione. Infatti, già alla sua prima stagione con i liguri, Capozucca centra la promozione per la massima serie, vincendo il campionato cadetto 2004-2005. Le indagini svolte dalle forze dell’ordine hanno però rivelato un possibile caso combine del campionato, riguardante proprio il Genoa. I carabinieri fermarono una vettura su cui viaggiava Giuseppe Pagliara, dirigente del Venezia.

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Durante la perquisizione, gli agenti trovano una valigetta contenente 250mila euro. Il dirigente dei lagunari dirà poi che i soldi facevano parte del trasferimento di un giocatore, Ruben Maldonado, difensore paraguaiano. Ma, grazie anche ad alcune intercettazioni telefoniche, si scoprirà che in realtà quelli erano un anticipo per la combina della partita Genoa-Venezia, che terminerà 3-2 in favore dei liguri. Proprio grazie a quella vittoria infatti, i rossoblu passarono in Serie A. Il Grifone venne poi eliminato dalla classifica di Serie B, occupando l’ultimo posto e retrocedendo in C1. Per quanto riguarda Stefano Capozucca, in quanto direttore sportivo del club, venne squalificato per 5 anni e condannato a 4 mesi di reclusione, salvo poi essere assolto.

Milito, ex attaccante del Genoa
Milito, ex attaccante del Genoa

I grandi colpi di mercato al Genoa: arriva El Principe

Nonostante la maxi squalifica a cui venne sottoposto, Stefano Capozucca potè comunque continuare a ricoprire il ruolo di direttore sportivo dei rossoblu. L’unica gita fuori porta fu una stagione, la 2013-2014, che passò al Livorno. Escludendo questa breve parentesi, il dirigente romano rimase al Genoa fino al 2014-2015. Tra i numerosi colpi portati a segno nelle numerose sessioni di calciomercato ricordiamo la scoperta di giovani come Mattia Perin e Stephan El Shaarawy, ma principalmente l’approdo a Genova di calciatori del calibro di Thiago Motta, Marco Borriello, Domenico Criscito. Ricordiamo soprattutto un giocatore che ha segnato la storia recente del calcio italiano: Diego Alberto Milito.

Il centravanti argentino aveva già vestito la maglia rossoblu durante la caotica stagione della promozione che si trasformò poi in retrocessione. Un addio troppo crudele per chi come El Principe aveva regalato sul campo tante gioie ai tifosi del Grifone. Così, nel 2008, Capozucca riesce a riportare l’argentino in Italia, dove raccoglierà le sue gioie più grandi. Diego Milito, nella stagione 2008-2009, realizzerà infatti 24 reti in 31 partite, portando il Genoa di Gian Piero Gasperini al quarto posto, a pari merito con la Fiorentina. I liguri saranno poi beffati dagli scontri diretti, favorevoli ai viola e non avranno accesso alla Champions League successiva. L’attaccante argentino sarà poi ceduto all’Inter, con cui vincerà il famoso triplete, realizzando il gol decisivo in finale di Champions League contro il Bayern Monaco, ma questa è un’altra storia.

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L’arrivederci al Genoa e l’esperienza tra Cagliari e Frosinone

Dopo la stagione 2014-2015, Stefano Capozucca lascia Genova, ma sarà soltanto un arrivederci. Andrà a fare il direttore sportivo a Cagliari, squadra appena retrocessa in Serie B. Ancora una volta coinvolge nel progetto Mario Beretta, che svolgerà io ruolo di responsabile del settore giovanile. In Sardegna porta anche Marco Borriello, già suo giocatore al Genoa, centrando immediatamente la promozione in Serie A dopo un solo anno di cadetteria. Dopo la stagione della promozione, Capozucca continuerà con il Cagliari per un altro anno, fino alla stagione 2016-2017.

Il DS del Cagliari Stefano Capozucca
Il DS del Cagliari Stefano Capozucca

Dopo un anno di pausa, il dirigente romano tornerà nel 2018 con il Frosinone. Questa volta Capozucca occuperà il ruolo di consulente strategico, ovvero consigliere di mercato. I rapporti con il club laziale terminano dopo appena una stagione. Nell’estate 2019 torna infatti al Genoa per la terza volta, ma questa parentesi non è particolarmente brillante. Il direttore sportivo romano lascerà la squadra nel dicembre dello stesso anno.

Il ritorno a Cagliari e la rivoluzione di gennaio

Dopo un altro anno di stop, Stefano Capozucca coglie al balzo l’occasione che lo fa tornare a Cagliari al posto di Piero Carta. La prima stagione termina senza troppi problemi, la seconda è decisamente più complicata. Il Cagliari si trova tuttora in zona retrocessione, non è bastato l’ingaggio di Walter Mazzarri sulla panchina. Così, il direttore sportivo sta attuando diverse operazioni di calciomercato sia in entrata che in uscita. I rossoblu sono sul punto di salutare Caceres e Godin, due giocatori che, secondo Capozucca sono ormai fuori dal progetto.

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