Continua a prendere piede il caso relativo alla partita tra PSG e Barcellona. Infatti, durante il riscaldamento pre match, tutti hanno commentato il tocco di palla a dir poco sopraffino di Yamal, uno dei tanti talenti sbocciati in casa blaugrana.
A scioccare tutti era stata la frase di German Burgos, ex assistente di Diego Simeone che aveva commentato così le sue qualità: “Se non dovesse andare bene finirà ai semafori”. Una battutaccia che, seppur priva di secondo fine secondo quanto detto da egli stesso, non è andata giù in casa blaugrana. Il club spagnolo infatti, dopo tale offesa, ha deciso di non partecipare alle interviste di Movistar.
Le scusa di Burgos
Dopo il polverano alzato dalla tanto contestata dichiarazione sono arrivate le scuse sia da parte della Movistar, ma soprattutto da parte di Burgos. Queste le sue parole: “Mi scuso pubblicamente se qualcosa si è sentito offeso in qualche modo”.
Ha poi continuato: “Non era la mia intenzione offendere Yamal, volevo solamente sottolineare le sue qualità e le sue virtù e in nessun modo era si trattava di discriminazione di un’etnia o classe sociale. La mia volontà era solo quella di fare una battuta nulla di più”.
Infine ha concluso: “I tanti anni che ho passato nel mondo del calcio mi fanno apprezzare quanto fatto dal Barcellona che sta sfornando tantissimi talenti. Insomma ribadisco che la mia intenzione non era in nessun modo di offendere Yamal anche perché il calcio è lo sport più bello di tutti proprio per questo: unisce ogni persona. Non discrimina in base al sesso, la razza, religione, disabilità o orientamento sessuale”.