Bologna sogna l’Europa, Zirkzee traghettatore di Thiago Motta: numero 9 con idee da 10

Joshua Zirkzee è senza troppi dubbi la stella ed il fulcro del Bologna, che staziona entro la prima metà di classifica in Serie A ma che, visto l'avvio stagionale prepotente, non può che sognare ad occhi aperti l'approdo in Europa: Thiago Motta si gode il proprio traghettatore verso il Paradiso

Mattia Gruppioni
6 Minuti di lettura
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Definire il profilo di Joshua Zirkzee come un semplice attaccante moderno potrebbe in qualche modo essere banale e scontato, fin troppo semplice e quasi offensivo nei confronti di uno dei giocatori più in forma del momento e dalla prospettiva maggiore se si guarda all’orizzonte: l’attaccante del Bologna sta letteralmente trascinando Thiago Motta ed i propri compagni verso le zone nobili della graduatoria di Serie A. Ed il parallelismo col mondo di Dante Alighieri – che vedeva in Caronte il traghettatore delle anime verso l’Inferno – non può che nascere spontaneo. La differenza? Zirkzee ed il mondo rossoblù sognano il Paradiso chiamato Europa.

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Il passato recente parla di un ko – quello contro la Fiorentina – parecchio doloroso e molto probabilmente immeritato in casa Bologna, dove però la parola sconfitta non si sentiva dal lontanissimo 21 agosto scorso, quando alla prima giornata della Serie A 2023/24 proprio la compagine rossoblù perdette davanti al pubblico del Dall’Ara contro il Milan formato maxi con Giroud e Pulisic. Il calciomercato estivo doveva ancora terminare: Arnautovic aveva lasciato il club emiliano per approdare all’Inter, Thiago Motta cercava soluzioni e, nel frattempo, lanciava il classe 2001 Zirkzee da titolare. Mai scelta fu più azzeccata. A posteriori, forse, l’olandese aveva già atteso troppo.

Zirkzee, Bologna
Zirkzee, Bologna @livephotosport

Zirkzee oro di Bologna, Thiago Motta sogna: numero 9 completo

Come evincibile tra le righe descritte poco sopra, Zirkzee ed il Bologna hanno impiegato probabilmente più tempo del previsto prima di conciliarsi definitivamente e lasciarsi andare l’uno all’altro: il profilo del collega Arnautovic nella stagione 2022/23 – iniziata prima col compianto Mihajlovic in panchina e poi intrapresa dall’attuale allenatore Thiago Motta – ha in qualche modo tolto legittimamente spazio al centravanti scuola Bayern Monaco, che però non ha fatto mancare il proprio apporto quando chiamato in causa.

I miglioramenti erano sotto gli occhi di tutti, Thiago Motta lo sapeva: Zirkzee sarebbe stato perfetto per il Bologna del futuro. E, sempre probabilmente, nemmeno Joshua si sarebbe aspettato di essere il titolare inamovibile ed il centro gravitazionale delle manovre rossoblù nella stagione in corso: sempre in campo, sempre da titolare, privo di un vero e proprio sparring partner in grado di contendergli il posto, nonché dannatamente preciso nei movimenti con e senza palla. L’attaccante della società del presidente Saputo rappresenta pepita pregiata da maneggiare e far crescere con cura.

Esultanza Zirkzee, Bologna
Esultanza Zirkzee, Bologna @Livephotosport

Paragonato nei tempi più recenti a grandi attaccanti come Karim Benzema, Zirkzee rappresenta una sorta di esteta del calcio moderno: abile nel difendersi dalla marcatura asfissiante dei difensori quando girato spalle alla porta, balisticamente valido dalla distanza, dotato di una visione di gioco e di una lettura degli spazi fuori dal normale per un ragazzo di 22 anni alla prima esperienza da protagonista assoluto e, per giunta, con la maglia di una squadra rispettosa e rispettata come il Bologna, ma pur sempre priva di ambizioni di graduatoria di prestigio. Eppure, con lui Thiago Motta ha scoperto e sta studiando un nuovo modo di intendere la fase di attacco.

Zirkzee trascina il Bologna, Thiago Motta si esalta: l’Europa un miraggio?

Cinque reti e due assist nelle 13 partite disputate in questa stagione da Zirkzee con la maglia del Bologna, logicamente tra campionato di Serie A e Coppa Italia: alcune delle sue marcature sono diventate iconiche e meritano un’attenta analisi dei movimenti e della balistica, come per esempio quella del definitivo 2-2 siglata a San Siro contro l’Inter. Perfetto movimento in profondità, continue finte di corpo ad eludere la marcatura ed il movimento ad arretrare dei difensori, salvo poi spiazzare Sommer con un destro chirurgico a chiudere sul primo palo.

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Joshua Zirkzee, Bologna
Joshua Zirkzee, Bologna @Twitter

Altro esempio dell’estetica potente dell’attaccante di Thiago Motta? Il gol segnato all’esordio in Coppa Italia col Cesena: ricevuto il pallone spalle alla porta, Zirkzee attrae a sé il difensore e lo salta con un preciso quanto meraviglioso taglia-fuori fatto di tacco e con una perfetta esecuzione della postura del corpo ad arginarne la pressione. Non da meno gli assist – entrambi per due inserimenti al bacio di Ferguson, contro Juventus e Lazio – in cui l’olandese ha messo assieme visione e precisione, mettendo in mostra tutta la sua tecnica eccelsa.

A segno all’ultima su calcio di rigore, Zirkzee sta provando a trainare il Bologna di Thiago Motta sempre più verso orizzonti ambiziosi, insperati probabilmente alla vigilia, ma mai come in questa stagione raggiungibili: il numero 9 di casa felsinea funge a tutti gli effetti come un 10 che agisce qualche metro più avanti rispetto ad un trequartista, legando i reparti e favorendo gli inserimenti dei compagni, che tanto piacciono al proprio allenatore. Certi che del classe 2001 si parlerà tantissimo anche in ottica calciomercato, non possiamo che sognare assieme al suo Bologna, lontano dall’Europa dal 1998. La piazza sogna, la Curva Andrea Costa supporta, Zirkzee e Thiago Motta si trovano a meraviglia: incastri perfetti verso il salto in Paradiso?

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