⭐ Il Bayern sfida il Real: Kane per alzare un trofeo, Ancelotti re di Champions

Vigilia di Champions League, con lo spettacolo delle semifinali pronto ad andare in scena: il Bayern Monaco affronta il Real Madrid, con il bomber senza trofei Kane che lancia la sfida al re di Champions League Carlo Ancelotti

Lorenzo Zucchiatti
8 Minuti di lettura
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Quella famosa musichetta che colora i martedì e mercoledì della settimana è pronta nuovamente ad entrare nelle case e negli stadi più belli d’Europa. La Champions League è pronta per le semifinali di quest’edizione, con la vista su Wembley che si fa sempre più nitida. L’unica certezza è che lo scettro passerà di mano, data l’eliminazione, ad opera del Real Madrid, del Manchester City ai quarti di finale, ora impegnato nella conquista del doble.

Proprio il Real è la prima squadra che scenderà in campo, e lo farà martedì 30 aprile, alle 21:00, nella suggestiva cornice dell’Allianz Arena, per affrontate un Bayern Monaco sulla carta sfavorito ma che si aggrappa alla Champions League per salvare una stagione fin qui disastrosa in campo e fuori. Nella massima competizione europea però non c’è niente di peggio della squadra di Ancelotti da affrontare.

Da un Kane desideroso di alzare il suo primo trofeo in carriera, ad un Bellingham che vuole subito iscrivere il suo nome nel gotha del calcio mondiale, i temi di questo Bayern-Real di Champions League non mancano, primo atto del confronto da cui uscirà una delle due finaliste di Wembley, insieme ala vincitrice di Borussia Dortmund-PSG.

Orgoglio Bayern: Tuchel per la rivincita personale

Che dire della stagione del Bayern Monaco: titolo di campione di Germania sfumato in favore di un Bayer Leverkusen invincibile e attualmente a +12, eliminazione al secondo turno di DFB Pokal per mano del Saarbrucken, squadra di terza divisione tedesca, ed un ambiente spaccato, mai coeso con l’allenatore Tuchel. Un anno insomma che doveva essere dimenticato in fretta, se non che i bavaresi si trovano ora in semifinale di Champions League.

Dopo un girone dominato con Manchester United, Galatasaray e Copenaghen, l’ottavo di finale contro una Lazio tosta all’andata ma arrendevole al ritorno, e i tiratissimi quarti con l’Arsenal, con il decisivo gol di Kane a consegnare la qualificazione dopo il 2-2 dell’Emirates Stadium. Si è ritrovato in sordina in semifinale il Bayern Monaco, quasi non accorgendosene, ed ora con il Real Madrid serve l’impresa.

Thomas Tuchel, tecnico del Bayern Monaco*

Ci tiene particolarmente Harry Kane, che non solo una finale di Champions l’ha già giocata, e persa, con la maglia del Tottenham contro il Liverpool, ma non ha ancora mai alzato al cielo un singolo trofeo, nazionale o internazionale che sia. Una macchia indelebile sulla carriera di un bomber senza tempo, che anche in un club vincente come il Bayern rischia tale sorte. I 180′ o più contro il Real Madrid saranno un altro passo verso l’eliminazione di tale tabù per l’Uragano.

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Addio Tuchel, ma i tifosi non ci stanno

Se per Kane è speciale, lo è anche per Thomas Tuchel: la separazione tra il tecnico la squadra è stata annunciata a fine febbraio dallo stesso club bavarese, che ha trovato con lui un accordo per dividere le strade in estate, a causa di scarsi risultati ed un rapporto mai idilliaco. Nel frattempo però è arrivata una semifinale di Champions League che sa di rivincita personale per il tedesco, che ora vuole la coppa proprio come nel 2021 col Chelsea.

Non ci stanno però i tifosi, per nulla convinti che l’addio del tecnico sia una buona notizia: negli scorsi giorni, segnala Sky Sport De, è stata lanciata una petizione che ha raccolto in breve tempo più di 15.000 firme per trattenere Tuchel al Bayern Monaco, visto che le alternative non soddisfano, ad eccezione di uno Zidane comunque non facile da raggiungere. Per Kane e compagni non sarà facile, ma la Champions è l’unico obbiettivo rimasto.

Perché il Real è il Real

Metti insieme il club che ha vinto più Champions League nella storia (14) con l’allenatore che ne ha ottenute di più (Ancelotti con due al Milan e due ai Blancos) e inevitabilmente il mix che ne deriva è una squadra che non sarà magari la più forte o la favorita ogni anno, ma di certo la più consapevole. Così il Real Madrid è arrivato in semifinale e con le stesse certezze si appresta a vivere il primo atto della semifinale contro il Bayern Monaco.

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Carlo Ancelotti, Real Madrid

Sia contro un Lipsia contro cui era favorito, sia nei quarti contro i campioni in carica del Manchester City, i capitolini non hanno vinto per miglior gioco espresso o manifesta superiorità; il Real ha vinto perché è il Real. Per lunghi tratti dei due confronti con i Citizens il mantra all’italiana di Ancelotti è stato difesa e contropiede da manuale, visti giocatori del calibro di Vinicius, Rodrygo e Bellingham là davanti.

Contro il Bayern Monaco sarà probabilmente chiamato a fare un po’ di più la partita, ma non ci sorprenderebbe vedere un Real simile a quello già visto in questa fase ad eliminazione diretta della Champions League all’Allianz Arena, ben chiuso e pronto a ripartire. L’obbiettivo è la 15ª, nonché la 5ª per Ancelotti, per staccare l’amico Guardiola ferma a 3.

Beffa Mbappé: Real-PSG all’orizzonte?

Come detto però, tanto per percorso stagionale quanto per attitudine alla Champions League, il Real parte leggermente favorito sul Bayern, per quanto Kane e compagni abbiano le carte in regola per l’impresa. Nell’altro confronto invece, trattasi quasi di un Davide contro Golia, con il PSG che, dopo aver eliminato Real Sociedad e Barcellona, ha sicuramente una marcia in più sulla carta del Borussia Dortmund.

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Kylian Mbappé

Impossibile dunque non pensare che all’orizzonte possa profilarsi un Real-PSG, partita che non serve nemmeno specificare chi avrebbe nel caso come catalizzatore dell’attenzione. Una vera beffa quella che andrebbe in scena per Kylian Mbappé, già sicuro di lasciare i parigini a zero a fine anno per abbracciare proprio la corte di Ancelotti.

Togliere la Champions League alla sua prossima squadra sarebbe qualcosa di clamoroso che non lo farebbe arrivare nel migliore dei modi, ma la possibilità di andarsene dal PSG da re, regalandogli quella coppa che insegue ormai da troppi anni, sarebbe un’occasione davvero ghiotta. Prima però la doppia sfida al Bayern Monaco, dove servirà il miglior Real versione Champions.

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